“Questa volta Cesare ha firmato il libro di vetta della scalata sulla sua vita. Un abbraccio forte a chi gli ha voluto bene“. Così il figlio Gian annuncia su facebook la triste notizia. È morto a 91 anni Cesare Maestri, il ragno delle Dolomiti”.
Un po’ alpinista, un po’ arrampicatore, il signore della montagna.
Prese dimora a Madonna di Campiglio e le Dolomiti di Brenta divennero il fulcro della sua attività alpinistica
Famose le scalate in solitarie negli Anni ’50 come la la Detassis-Giordani al Croz dell’Altissimo, l aPreuss al Campanil Basso, la Soldà alla Marmolada.
La più nota alle cronache fu però la salita del 1959 sulla parete nord del Cerro Torre, in Patagonia.
Vi fu un incidente molto grave nel quale il suo compagno, Toni Egger, venne travolto in discesa da una valanga. Il terzo membro della spedizione Cesarino Fava, trovo Cesare maestri che vagava incosciente alla base della montagna.
Dichiarò di essere arrivato in cima, ma di non avere prove della salita, essendo la macchina fotografica nello zaino di Egger.
A 74 anni, nel 2002, assieme a Sergio Martini e Fausto De Stefani tentò di conquistare lo Shisha Pangma, uno dei più noto ottomila, ma non ci riuscì.
Cesare Maestri si ricorda anche per la sua intensa partecipazione alla narrativa sulla montagna. “Lo spigolo dell’infinito“, “Arrampicare è il mio mestiere”, “2000 metri della nostra vita”. È morto a 91 anni