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Dominik Windisch si ritira: “Ora il matrimonio, poi il mio futuro lo vedo solo nel biathlon”

Dominik Windisch si ritira: “Ora il matrimonio, poi il mio futuro lo vedo solo nel biathlon”.
Dominik Windisch ha annunciato il ritiro dall’attività agonistica. Il 33enne alpino di Rasun di Sopra (Bz) disputerà nel prossimo fine settimana a Oslo le ultime gare di una meravigliosa avventura nel biathlon, che lo ha visto conquistare tre medaglie olimpiche (bronzo nella staffetta mista a Sochi 2014, bronzo nella sprint e nella staffetta mista a PyeonghChang 2018). A cui si aggiungono altre tre medaglie iridate (su tutte l’oro nella ma start di Oestersund 2019) e una serie di numerosi podi in Coppa del mondo, dove ha collezionato oltre 200 presenze.

IBU World Championship Biathlon. Dominik Windisch (ITA) Dorothea Wierer (ITA) Lisa Vittozzi (ITA)Lukas Hofer (ITA) silver medal in Mixed 4×6 km Relay
Anterselva (ITA) 13/02/2020
Photo by: Marco Trovati/Pentaphoto

Le gare di Coppa del mondo in programma a Oslo nel prossimo fine settimana saranno le mie ultime – spiega il 32enne altoatesino del Centro Sportivo Esercito -. Ne ho parlato insieme allo staff tecnico, chi mi conosce sa che sono una persona che osserva, ragiona e poi parla.

Ci ho riflettuto per tutto l’anno, sono partito molto motivato e fino allo scorso mese di novembre le cose sono andate bene nonostante questi ultimi due anni siano stati molto difficili per tutti.

Poi ho avuto un calo, superato verso gennaio, con la spinta delle Olimpiadi che si avvicinavano. Il bilancio di Pechino è stato positivo, la mass start mi ha soddisfatto pienamente perché ha riassunto un po’ tutte le mie qualità, ma proprio in quel momento ho capito di avere raggiunto tutti gli obiettivi sportivi che mi ero prefissato.

Così ho cominciato a pensare al mio futuro, parlando con gli allenatori e il mio gruppo sportivo ho capito che è giunto il momento. Farlo in uno stato di competitività mi dà serenità.

Qualsiasi cosa deciderò di fare, vorrei dare il mio contributo al mondo del biathlon che mi ha regalato tante soddisfazioni.

Ringrazio pubblicamente i compagni con cui ho condiviso tanti anni di attività, gli allenatori, la Federazione, il CONI. Il ricordo più bello?

Molti si aspettano sia qualche gara, ma io ricordo con altrettanta felicità tanti piccoli episodi anche della carriera giovanile, apparentemente non importanti, che invece mi hanno regalato tanta gioia.

Adesso voglio pensare a vivere quelle cose della vita di tutti i giorni che non ho avuto modo di gustare nel corso della carriera, a cominciare dal matrimonio con la mia fidanzata Julia del prossimo 16 settembre. Grazie a tutti!”.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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