Dominik Paris è stato uno dei più veloci in prova sulla Saslong dove ha dimostrato di aver trovato un ottimo feeling. Il tempo migliore in Gardena è firmato Kjetil Jansrud che ha chiuso col tempo di 1’50″27. Alle sue spalle Aleksander Aamodt Kilde ma ha saltato una porta tagliando di netto una curva che hanno sbagliato in molti.
Quindi il Johan Clarey, primo a partire, staccato di 7 decimi. E incollato al francese, a 8 centesimi, il nostro Domme. Solo l’americano Bennet e il transalpino Theaux sono rimasti sotto al secondo di ritardo. Lontani gli austriaci, il migliore è Max Franz a +1″53.
È stato bello rivedere in pista Christof Innerhofer che ha condotto una prova molto prudente (+3″15). Non crediamo ci si debba attendere da Inner una grande performance. Sta rientrando dopo un legamento spezzato. Ci vuole tempo. affronterà la Saslong, dove l’anno scorso fu secondo in superG, come prova di riavvicinamento.
Emanuele Buzzi si aggira sulla quindicesima posizione a +1″95. Sulla sua scia anche Mattia Casse a 2 secondi netti. Una discesa molto di studio la sua. È sembrato invece, un po’ tentennante Peter Fill, stesso atteggiamento visto finora in pista: +3″32 il suo ritardo. È invece oltre i 4 secondi il gap di Matteo Marsaglia. Ma il più felice è Guglielmo Bosca che ha concluso con un ritardo di 2 e 23 (25esimno) qualificandosi per la gara di sabato.
È sembrato che la neve sia diventata più lenta dopo le prime 15 partenze fino al 40 e che poi si sia velocizzata un poco. Comunque sia il manto nevoso sembra ottimamente preparato.
Tra i protagonisti, Beat Feuz si è, come al solito, nascosto, concludendo a oltre tre secondi.
Altri Azzurri: Henri Battilani +3″23, Federico Simoni +3″85, Alexander Prast + 4″22 e Davide Cazzaniga +7″61.
Non è partito Marco Odermatt, dunque non potrà essere in partenza sabato essendo questa l’unica prova che si è potuta disputare. Ricordiamo, infatti, che ieri la nebbia ha impedito alla giuria di dare il via, dopo numerosi tentativi di rinvii