Giornata importante quella di domani per Teresa Runggaldier perché con la prima discesa del Passo San Pellegrino si celebrerà il suo debutto in Coppa del Mondo.
Che per un’atleta è sempre un grande giorno. Certo, non stiamo parlando di un attacco al podio, ma questo risultato sancisce un recupero del suo viaggio verso l’eccellenza della velocità, iniziato a testa bassa questo inverno.
In realtà, nella prova-spareggio con Elena Dolmen, ma la 24enne veneta dell’Esercito è incappata nella classica giornata sf… ortunatissima.
Si era guadagnata il pettorale di partenza con il 35esimo tempo, migliore rispetto a Federica Sosio e di Teresa.
Superato il traguardo ha però potuto constatare il danno subito. In seguito a un incontro troppo ravvicinato del terzo tipo con il palo di una porta, la mano se n’è andata a farsi friggere! Frattura scomposta del secondo metacarpo della mano sinistra.
Verrà operata nei prossimi giorni a Milano dalla Commissione Medica FISI. Così Runghina, 21 anni, che tra le Azzurre in selezione era stata la più veloce nel primo training, si ritroverà domattina al cancelletto di partenza della pista VolatA.
Teresa corre per le Fiamme Gialle e ora veste con i colori grigio, giallo, verde perché al termine della scorsa stagione è stata messa fuori squadra. Parliamo della B dove Teresa era entrata già tre anni fa. Ma come capita è poi incappata in un infortunio e allora bisogna ricominciare tutto da capo.
Domani papà Runghi forse si ricorderà della sua prima volta: “Che fu un disastro, anzi, a dire il vero in tutte le prime gare andò malissimo con anche dieci secondi di ritardo dal vincitore. Per fortuna poi ho iniziato a ingranare!”.
Domani Teresa indosserà il pettorale numero 45. Domani il debutto in