Divise Azzurre, il tribunale di Milano dà ragione a Basic Italia
Il Tribunale Ordinario di Milano si è pronunciato in sentenza sulla causa intentata da Basic Italia (Kappa) nei confronti della Fisi, dando di fatto ragione all’Azienda torinese. Dunque, il contratto che Basic Italia ha in mano è valido a tutti gli effetti, dunque quello firmato tra Fisi e Armani non può avere un seguito. A parte le spese processuali (circa 65 mila euro), la Fisi dovrà dunque sostenere la richiesta danni avanzata da Kappa, ma la cifra sarà stabilita in seguito. È infatti necessario effettuare il calcolo considerando tutte le stagioni fino al 2026.
Dunque ora che succede? La sensazione è che ci vorrà ancora del tempo per scrive la parola fine a questa davvero orribile situazione, anche perché è probabile che la Fisi appellerà la sentenza.
Questa la pronuncia del Tribunale:
- Accoglie le domande di BASICITALIA SPA nei limiti di cui in motivazione.
- Accerta e dichiara che in data 3 giugno 2021, a seguito della denuntiatio di FISI del 27 maggio 2021 e dell’accettazione di BASICITALIA SPA del 3 giugno 2021, è sorto un contratto di fornitura e sponsorizzazione alle condizioni contrattuali ed economiche indicate dalla stessa FISI nella predetta denuntiatio.
- Condanna FISI ad adempiere alle obbligazioni oggetto del contratto di fornitura e sponsorizzazione del 3 giugno 2021 concluso con BASICITALIA SPA
- Inibisce a FISI la conclusione di contratti di fornitura e sponsorizzazione con terzi diversi da BASICITALIA SPA (ed in concorrenza con BASICITALIA SPA in riferimento ai marchi ed ai beni prodotti e/o commercializzati da BASICITALIA SPA) per le stagioni agonistiche 2022/2023, 2023/2024, 2024/2025 e 2025/2026 con diritto di prelazione per un eventuale rinnovo per ulteriori 4 stagioni agonistiche e quindi fino alla data di scadenza del termine della stagione agonistica 21 2029/2030.
- Inibisce a FISI l’utilizzo, nella propria attività agonistica (sia in gara che in allenamento) e mediatica, di articoli di abbigliamento che rechino marchi diversi da quelli indicati nel contratto del 3 giugno 2021 ed in concorrenza con BASICITALIA SPA
- Rigetta la domanda riconvenzionale di FISI.
- Condanna FISI alla rifusione delle spese di lite in favore di BASICITALIA SPA, che si liquidano: – quanto al giudizio di merito, in € 545,00 per spese esenti ed € 33.686,00 per compensi professionali, oltre rimborso forfetario spese generali al 15%, oltre IVA se e in quanto dovuta e CPA come per legge.
– Quanto al giudizio cautelare ex art. 700 cpc RG 43609 – 1 / 2021, in € 286,009 per spese esenti ed € 8.823,00 per compensi professionali, oltre rimborso forfetario spese generali al 15%, oltre IVA se e in quanto dovuta e CPA come per legge.
– Quanto al reclamo ex art. 669 terdecies cpc RG 22212 / 2022, in € 174,00 per spese esenti ed € 8.823,00 per compensi professionali, oltre rimborso forfetario spese generali al 15%, oltre IVA se e in quanto dovuta e CPA come per legge.
– Quanto al giudizio cautelare ex art. 669 decies cpc RG 43609 – 2 / 2021, in € 8.823,00 per compensi professionali, oltre rimborso forfetario spese generali al 15%, oltre IVA se e in quanto dovuta e CPA come per legge.
– Quanto al giudizio cautelare ex art. 669 duodecies cpc RG 22212 – 1 / 2022, € 8.823,00 per compensi professionali, oltre rimborso forfetario spese generali al 15%, oltre IVA se e in quanto dovuta e CPA come per legge.Così deciso in Milano, il 22 febbraio 2023
Il giudice (Federico Salmeri)
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