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DH Wengen: l’urlo di Odermatt: “Questa è casa mia!” e batte Von Allmen

DH Wengen: l’urlo di Odermatt: “Questa è casa mia!” e batte Von Allmen. Non c’è rischio di essere smentiti: affrontare meglio di Marco Odermatt il Lauberhorn di oggi è umanamente impossibile! Se non c’è riuscito Franjo Von Allmen che è stato meraviglioso, forse ancora più di ieri... 37 i centesimi tra i due fenomeni elvetici con lo sloveno Miha Hrobat che finisce al terzo posto come a Beaver Creek staccato di 57/100. Al suo posto avrebbe potuto esserci Dominik Paris, autore della sua migliore gara della stagione.

Il podio è distante solo 12/100, perduto nel secondo settore, prima di quella Kernen-S che un tempo odiava più del diavolo. 69 sono i centesimi presi fino a quel punto da Odermatt e 69 sono anche quelli totalizzati al traguardo, quindi Domme ha sciato sugli stessi livelli del fenomeno elvetico per quasi tutta la pista. Ecco che questa lettura fa emergere di più la sua prestazione rispetto al rammarico di essersi fermato ai piedi del podio.

È la terza volta che Odermatt conquista il Lauberhorn in discesa, la quarta se si considera anche il superG del 2022.

Possiamo rallegrarci per il ritorno in top ten di Florian Schieder che ha concluso al decimo posto a +1″37 e questo suona benissimo con l’avvicinarsi di Kitzbühel, dove il 29enne dei Carabinieri ha già conquistato la piazza d’onore nel 2023 e nel 2024.

Era partito molto bene Mattia Casse (13esimo) col migliore primo parziale, poi è stato troppo impreciso nei punti chiave del tracciato, finendo per accumulare +1″73 da Odermatt. Diciamo che non è riuscito a sciare come in prova. la velocità non gli manca ma è sembrato fosse a volte un po’ indeciso sul da farsi, ovvero se attaccare di più col rischio di dover tagliare o rimanere più indietro. Più indietro Christof Innerhofer (+3″55) finito fuori dai 30. Poco incisivo anche Nicolò Molteni (+4″80). Molto meglio Benjamin Alliod che conquista i suoi primi punti Coppa con la 28esima piazza a +2″93 con due errori abbastanza penalizzanti nel secondo settore. 33esimo Giovanni Franzoni. È invece caduto nel tratto iniziale Gregorio Bernardi sperando che non vi siano conseguenze.

Intanto c’è preoccupazione per il ginocchio di Vincent Kriechmayr e di Blaise Giezendanner. Il primo ha raggiunto l’ospedale zoppicando ma sulle sue gambe dopo il brutto volo all’inizio della “S” finale. Crediamo che la stanchezza gli abbia giocato un brutto scherzo perché si è trovato sulla porta con il sedere completamente sulle code.

A quel punto è andato dritto-dritto contro le protezioni a bordo pista. Il secondo si è servito dell’elicottero. Non ha commesso in realtà un errore, ma la sensazione è che nel centro della curva gli sia partito il ginocchio.

Incidenti che hanno fatto lievitare il tempo di gara oltre misura, causa anche il forte vento che ha costretto la società impianti ad aprire con un certo ritardo. Con il via dato alle 12:45, alle4 14:05 erano partiti soltanto 20 atleti!

Notevole l’ottavo posto di Lars Roesti settimo col 37 appena dietro a Justin Murisier (178 punti9 che si pone al terzo posto nella specialità per un podio di specialità tutto rossocrociato, con Odermatt a 325 punti e Von Allmen a 243.

La classifica della discesa

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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