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Davide Bendotti, dallo slalom all’arrampicata: attacco a Punta Gnifetti e Capanna Margherita

Davide Bendotti, dallo slalom all’arrampicata: attacco a Punta Gnifetti e Capanna Margherita
Un’intrigante sfida fuori dalle piste per lo sciatore azzurro paralimpico Davide Bendotti. Il prossimo 10 – 11 luglio una delle colonne della nazionale italiana FISIP di sci alpino paralimpico, a cui nel 2011 in seguito ad un incidente automobilistico è stata amputata la gamba sinistra, tenterà di raggiungere la Punta Gnifetti sul massiccio del Monte Rosa a 4560 m e di conseguenza la Capanna Osservatorio Regina Margherita, il Rifugio alpino più alto d’Europa e uno degli Osservatori fissi più alti del mondo.

L’idea di accompagnare e sostenere prima e durante la scalata uno sciatore paralimpico per raggiungere uno dei luoghi più iconici delle montagne d’Europa è stata dell’Associazione Aldo Pollini, guidata da Raffaella Pollini con sede a Vigevano e al fianco di FISIP dal 2021.

Come Associazione siamo sempre alla ricerca di nuove occcasioni per lanciare forti messaggi all’insegna dello sport inclusivo e dell’abbattimento di ogni tipo di barriera – spiega la Presidente dell’Associazione Raffaella Pollini. Nello specifico questo progetto coinvolgente Davide e il raggiungimento della Capanna Margherita è nato dal dialogo con Luca Colli, alpinista vigevanese da sempre vicino all’Associazione”.

L’alpinista Luca Colli

In questa nuova sfida infatti Davide, cresciuto sciisticamente tra le file della Polisportiva Disabili Valcamonica per poi diventare in questo 2023 un professionista tesserato per il Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD), non sarà solo ma potrà contare su un team esperto che vedrà in testa Luca Colli (viaggiatore – trekker – alpinista di fama internazionale capace nella sua carriera di raggiungere in velocità dal campo base senza sosta, senza supporto esterno, senza sci e senza ossigeno le 11 vette più alte del mondo) affiancato dalle Guide Alpine messe a disposizione dalla Scuola di Alpinismo Corpo Guide di Alagna e dai Soccorritori della Croce Rossa.

Farà parte della spedizione, rappresentando l’Associazione, anche Matteo Pollini, nipote di Aldo e grande appassionato di montagna.

In questo ultimo mese sto facendo tanti chilometri in bici per il fiato – racconta Davide – e tante camminate in montagna con le stampelle per mettere chilometri soprattutto nelle mani e nei polsi. Sinceramente di questa avventura mi piace soprattutto il suo essere una novità e forse anche un’incognita per me: sarà un’esperienza totalmente nuova dato che non ho mai faticato a queste altitudini e in secondo luogo utilizzato i ramponcini assieme alle stampelle per non affondare nella neve. Nei giorni scorsi mi sono sentito al telefono con Luca che mi ha rassicurato come con le mie caratteristiche posso assolutamente essere in grado di raggiungere Capanna Margherita. Non resta altro che aspettare il 10 luglio e poi vedere cosa succederà”.

La Montagna è quel luogo dove le persone comuni hanno qualcosa di straordinario: lasciano la loro vita normale per andare in un posto magico, sospeso tra cielo e terra. Nei loro sogni, appunto” – commenta Luca Colli alla vigilia della partenza per questa nuova impresa.

Il programma della due giorni prevede: la partenza da Alagna Valsesia (Vercelli) e il raggiungimento di Punta Indren (3260 m) con gli impianti di risalita. Da lì il team incomincerà la propria fatica, attraversando il ghiacciaio di Indren, per poi raggiungere il Rifugio Città di Mantova (3498 m), dove sarà allestito il Campo Base tendato e gli alpinisti passeranno la notte. Martedì 11 luglio la squadra si muoverà, verso le ore 04:00, in cordata per dirigersi verso il Rifugio Gnifetti (3647 m), oltrepassare il Balmenhorn (4167 m), il Colle del Lys (4300 m) e immettersi sulla parte finale dell’ascesa che porterà i protagonisti sino al traguardo di Capanna Margherita (4560 m). Il team scenderà lungo il ghiacciaio con gli sci per raggiungere il Campo Base a 3500 m.

Come nota tecnica si sottolinea che Davide per l’ascensione utilizzerà le stampelle speciali in alluminio progettate da Renato Brignone, Technical Manager di Tompoma Srl, con la possibilità di montare delle ciaspole per meglio affrontare i nevai che l’azzurro dovrà affrontare nella salita alla vetta.

Questa sfida ricorda una delle tante imprese portate a termine da Moreno Pesce e il team Tre Gambe, non ultima proprio la salita sul Rosa. La differenza è che al contrario di “Fish”, ormai esperto scalatore e abituato a fatiche estreme, Davide è uno specialista dello slalom e non certo di arrampicate scialpinistiche, quindi il challenge sarà ancora più duro! Forza Davide! Davide Bendotti dallo slalom Davide Bendotti dallo slalom

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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