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Coscuma: I binari dell’eccellenza

Gli istruttori di Sci di Fondo hanno una precisa e scolpita identità di tecnici assoluti, lo conferma il successo riscosso nel recente congresso internazionale di sci «Interski» svoltosi lo scorso anno in Argentina. La funzione primaria continua a essere quella per cui è nata la Co.Scu.Ma, cioè definire e divulgare la tecnica ai maestri di sci attraverso gli Istruttori formati della FISI che sono i ricercatori massimi della disciplina dello sci di fondo, prima tecnici poi controllori.
Di questa costante ricerca scientifica sentiamo che in questo momento dobbiamo prendere consapevolezza nella didattica concreta (ossia condivisione nel fare e non nella semplice condivisione). Il mondo dello sci nordico è abitato da persone che hanno bisogno proprio di questo principio di grande realtà, ovvero quello di lavorare assieme, in piena sintonia. Il punto di valore che distingue la didattica di un istruttore di sci di fondo rispetto a quella di un docente è che l’insegnante non si limita a eseguire un compito in classe assieme ai suoi alunni, ma scia sempre e per primo davanti ai suoi allievi per dimostrare come si deve sciare. L’insegnante spiega ma non dimostra; l’istruttore di sci di Fondo spiega e dimostra. Dimostrare significa qualcosa di più che saper fare, significa saper fare in modo esemplare non quando si hanno le condizioni favorevoli (questo è il saper fare) ma nel preciso momento in cui ci chiedono di farlo. Si capisce allora come la dimostrazione sia la difficoltà maggiore dell’arte d’insegnare, perché essa impone la perfetta corrispondenza tra ciò che si dice e ciò che si fa. Quindi per essere sempre pronti a dimostrare le ultime tecniche, come richiesto agli istruttori federali, bisogna essere davvero preparati. Gli istruttori di sci di fondo si aggiornano ogni anno e sono chiamati a effettuare una conferma tecnica con scadenza triennale per saper essere in ogni momento e con ogni maestro validi dimostratori delle ultime evoluzioni tecniche dello sci nordico.
I nostri aggiornamenti obbligatori annuali hanno momenti di spiegazione tecnica e momenti di esecuzione tecnica, dove ciascuno è chiamato a eseguire in modo dimostrativo gli esercizi. Anche altre categorie professionali prevedono corsi di aggiornamento obbligatori. Vengono chiamati «corsi di formazione continuativa» e devono essere svolti con periodicità annuale. Ma si tratta di semplici lezioni, spesso sono solo delle conferenze riadattate a corso di aggiornamento professionale.
I nostri corsi invece, sono veri e propri momenti d’incontro con e senza sci ai piedi. Dove si scia con l’obiettivo di mettere in pratica i contenuti teorici dei nuovi indirizzi tecnici e didattici. Con la consapevolezza di questo ruolo agli istruttori di sci di fondo si chiede la massima partecipazione.
Una metafora: in una gerarchia militare, noi non saremmo generali abituati a chiudersi in un ufficio per poter meglio governare i plotoni. Avremmo piuttosto i gradi di capitano e staremmo assieme ai nostri soldati sul fronte, quindi al freddo e sotto la neve! Insomma dovremmo affrontare situazioni dove affrontare le difficoltà con la massima condivisione.
L’aggiornamento quindi è un momento di fondamentale arricchimento della nostra professione.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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