Oggi Corrado Macciò, general manager di Head Italia, nonché Presidente del Pool Sci Italia (secondo mandato) si è recato come tutti i giorni, trasferte a parte, nella sede dell’azienda di Rapallo. E fin qui niente di strano. Secondo routine ha preso in mano ordini, conti, acceso il PC e letto le decine di mail quotidiane. Poi confronto con i vari dipartimenti interni, il commerciale, il marketing, il prodotto. Poi squilla il telefono: è Head Austria, ma anche in questo caso niente di diverso dal solito. Eppure, la giornata non è uguale alle altre. Fa intendere di non essere disturbato per dieci minuti e si chiude nel suo ufficio.
Alle sue spalle c’è una sorta di libreria. A destra i raccoglitori di lavoro, a sinistra libri, quaderni, riviste, giornali che raccontano la storia dello sci e book fotografici personali. Inizia a sfogliare e subito il sorriso si prende la scena. Gli capita una foto di quell’anno quando riuscì a diventare maestro di sci. E quelle dei corsi a Les 2 Alpes dove ci ha lasciato un sacco di estati.
Poi i primi giorni in Head quando lo sci in Italia era tutta un’altra cosa. E il nostro mercato era in mano agli importatori. C’era il Dott. Ferrantino ai tempi e nella sede di Rapallo si faceva lo slalom tra gli sci Head, gli attacchi Tyrolia e gli scarponi San Marco, oggi tutto a firma Head. Gli capitano davanti anche quelle foto. Pure una del “Pinton Club”, simpatica “congregazione privata”, costituita da “uomini neve” dell’industria dello sci Italiano. Il nome fa intendere tante cose.
Ecco il book dei primi stage sulla neve con i negozianti. Oggi sono all’ordine del giorno, ma un tempo metterli in piedi dava un gran bel daffare. Guardare tutto questo sulla carta fotografica lascia un effetto completamente diverso rispetto a un’immagine digitale sullo smartphone.
Perché viene fuori quel vissuto che ti porta indietro nel tempo in un istante. E senza nemmeno accorgerti ti ritrovi in quei posti e con quelle persone che magari non vedi da un sacco di anni.
In cima alla pila di quei photobook ci sono alcune stampe che stanno sempre sopra a tutte le altre. Le foto della sua dolce Monica e dei loro piccoli Veronica e Federico che oggi sono diventati grandi.
Quel viaggio nel tempo è durato soltanto dieci minuti. Dieci minuti e basta perché c’è tanto da fare. Con l’esplosione del paddle a “casa Head” c’è l’inferno! Ma al diavolo il paddle, la vita è una sola e il giorno in cui si compiono 60 anni si ha tutto il diritto di chiamare il time out e tirare una riga per fare la somma di tutto quello che si è costruito finora. Con tanta fatica, molta audacia, probabilmente con svariati errori, sicuramente con entusiasmo, coraggio e intelligenza. Il risultato di questa addizione la sa solo lui, perché nessuno può intromettersi. Buon compleanno Corrado! Corrado Macciò e un Corrado Macciò e un
Foto @alessia Percudani
Add Comment