Lui è il “Boso”, Roberto Boselli per l’anagrafe e Alice, Carlotta, Virginia, Alice, Camilla e Maddalena sono le sei reginette del Comitato Appennino Emiliano. Li abbiamo incontrati a Solda due giorni fa, impegnati in una sessione di allenamento.
Ultimo appuntamento, prima di affrontare il primo appuntamento agonistico della stagione, quello di Solda. “Speriamo di poterlo fare. Sembrerebbe tutto in regola, ma di questi tempi meglio mettere in preventivo che possa saltare tutto all’ultimo“.
Di fatto, la squadra raggiungerà la località altoatesina nella giornata di sabato 7 novembre. “Esattamente, si inizia con una Fis di riscaldamento e poi i national championship sia di gigante che di slalom“.
Boso viene da Sestola, già allenatore del Cae a inizio carriera, appena smesso quella di atleta, dopo essersi dilettato per diversi anni con le gare di Carving Cup. Non senza soddisfazioni. Dopo aver girovagato anche all’estero, vedi le squadre giovanili elvetiche, da due stagioni è tornato a casa, proprio per seguire le Giovani del territorio.
“In grande sintesi è proprio così. In mezzo ci mettiamo anche qualche figlio. Perché arriva il giorno in cui capisci che è il momento di diventare grandi“.
E le tue sei ragazze lo diventeranno?
“Ci stiamo lavorando. E l’estate ha dato ottimi segnali. Per questo mi aspetto buone cose sia in gigante che in slalom soprattutto da Alice Pazzaglia, classe 2002. Non per niente appartiene al Gruppo delle Osservate nazionali Fisi.
Quest’estate si è allenata con Corrado Castoldi e il suo gruppo di atleti di altissimo livello. Sicuramente è ulteriormente migliorata. Ha limato alcuni atteggiamenti tecnici dov’era più debole e aumentato la qualità.
Carlotta De Leonardis?
Sempre stata con me (foto qui sopra). Per essere un 2003 ha già un buon livello e anche da lei mi attendo buone performances specie tra le porte larghe del gigante. Quest’estate ha lavorato molto bene.
E in alcuni test effettuati anche con i ragazzi della nostra squadra maschile, mi ha davvero sorpreso.
Ne hai una ancora più giovane…
Eh sì, Virginia Righi, anno 2004. La Virgi è fresca, fresca del suo ritorno in patria dal momento che ha da sempre gareggiato per il Trentino. Nel periodo estivo ha migliorato molto sia in gigante che in slalom.
Se devo scegliere, credo abbia un posso in più tra i rapid gates dello slalom (qui sotto in azione a Solda). Confido però raggiunga un buon livello anche nelle discipline veloci. A lei è sempre piaciuto il superG, anche se nei giovani, in verità, la solfa cambia un bel po’, rispetto al mondo degli Allievi. Piste ben più impegnative, maggior velocità… Vedremo.
Poi c’è la marinara…
Esatto, Alice Profeti, anche lei del 2004, di Massa Carrara. Lei può fare buone cose in gigante dove anche quest’estate ha espresso buone prestazioni. Stiamo lavorando per cambiare alcuni atteggiamenti che le compromettono una buona performance in slalom.
Vedremo se ci riusciremo. Ma sì, certo che ci riusciremo! Alice dovrà però fare uno sforzo in più rispetto alle altre per recuperare. Per motivi scolastici non ha potuto prendere parte agli ultimi allenamenti. Per lei l’obiettivo principale di Solda è acquisire qualche punto Fis.
Poi le due più grandi, Cami e Maddi, 2001…
Camilla Furletti sta stringendo i denti più che può. Nelle ultime due stagioni ha dovuto patire il tormento del mal di schiena. L4 e L5 che non sono i livelli della nuova progressione italiana, ma le vertebre interessate dalle ernie. Me la ricordo bene al suo primo anno aspiranti, una iena!
Ora come ora non è ancora pronta per esprimersi al top delle sue capacità, che non sono poche. Cercheremo quindi, di recuperarla aumentando progressivamente carichi e intensità di lavoro. Adesso sta fisicamente meglio per cui, spero di vedere i progressi maggiori ai primi di gennaio.
Camilla conferma: “Non ho ancora risolto ma va un po’ meglio, grazie anche ad alcuni esercizi in fase di preparazione sulla base lombare che mi danno ottimi benefici. Poi questa estate abbiamo sciato anche più del solito. Non come giorni, ma c’era meno gente in pista.
Niente affollamento agli impianti, dunque?
Proprio no o comunque in rarissimi casi. E tendenzialmente tutti osservanti delle regole con protezioni e distanze. Non eravamo lì col metro a prendere le misure, ma sai, lo sciatore ha un distanziatore automatico, lo sci!
Qui a Solda come ti sei trovata?
Il top! Quando puoi allenarti su piste da gara, cosa vuoi di più. Poi sai, io preferisco i terreni impegnativi. Più è difficile meglio è. D’altra parte sono nata sciisticamente al Cerreto Laghi. Sai che lastre ci sono là? Poi mi ha allevato Sentieri, particolarmente attento alla tecnica. E quest’anno con Boselli la solfa non è cambiata. Inso9mma, dai, sono sempre stata un ottime mani!
Per quanto riguarda Maddalena Giunipero – riprende Boselli – non ha fatto molte giornate di preparazione, ma l’ho vista sciare bene (foto qui sopra). Non mi stupirebbe vederla tra le migliori dopo le buone cose che ha fatto vedere questa estate.
Ma fai tutto da solo?
Figuriamoci! Condivido il lavoro col grande, nonché per me mitico, Samuele Sentieri, responsabile dell’intero gruppo maschile e femminile. Durante il periodo estivo Samu segue anche la preparazione atletica, mentre io mi chiudo in skiroom a sistemare lamine e solette! Lo staff tecnico
Siamo poi supportati da sua moglie Marta Brogliatto per quanto riguarda i programmi atletici. Li stila in base ai test che facciamo circa ogni 45/50 gg insieme a Franco Bigazzi che segue come preparatore diversi nostro atleti.
Che situazione però questa eh?
Brutta, ma noi possiamo considerarci dei privilegiati. Almeno finora, siamo riusciti a spostarci e ad allenarci. Diciamo che siamo stati tutelati in questo e dobbiamo ringraziare chi ce lo ha consentito.
Con le ultime disposizioni pare non sia proprio così semplice però?
Noi ci atterremo scrupolosamente alle regole come d’altronde abbiamo fatto finora. Il problema albergo noi lo abbiamo risolto perché già da due anni non lo usciamo. Abbiamo scelto la soluzione degli appartamenti, che mi sento di suggerire. Almeno, fin quando si tornerà a normale regime. Poi sai, ogni squadra ha le sue problematiche. Le nostre sono di facile risoluzione perché stiamo parlando di un gruppo molto piccolo.
Tornando alla squadra, le ragazze dicono che tu sei un buono
Non avresti dovuto dirmelo! No dai, scherzi a parte, ognuno ha il carattere che ha. Io sono severo quando è necessario che lo sia. Ma l’aspetto più importante, oltre a quello del rispetto che non metto nemmeno in discussione, è la fiducia reciproca. Tendenzialmente cerco di lavorare sempre duramente ma divertendoci.
Intervista realizzata da Laura Cazzaniga, qui sotto (a destra), con Roberto “Boso” Boselli e Camilla Ronchi
Comitato emiliano il Boso Comitato emiliano il Boso Comitato emiliano il Boso