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Come si diventa maestro di sci

Sono sempre più numerosi i ragazzi che dopo aver completato l’esperienza dell’agonismo e praticato un determinato percorso da quando avevano 5 anni, arrivati al 18° anno di età  si iscrivono alle preselezioni per accedere ai corsi di formazione per diventare maestri di sci. Il Collegio Nazionale maestri di sci tramite questa rivista vuole cercare di dare consigli a tutti questi ragazzi appassionati di montagna che hanno come sogno quello di intraprendere questa professione. Visto che ultimamente è molto di moda portare statistiche e dati, nella stagione 2014 in Italia sono state organizzate 14 selezioni dalle Regioni e Province con la collaborazione dei Collegi Regionali – Provinciali maestri di sci e la FISI. Da diversi anni le selezioni su tutto il territorio italiano sono unificate grazie alla collaborazione fra Collegio Nazionale e FISI  Regioni e Province.
Programma:
1 1° giorno prova cronometrata Slalom Gigante 1 I candidati che hanno superato suddetta prova vengono ammessi alla 2° fase 1 2° giorno e 3° giorno sciata con Commissione 1 4° giorno i candidati ammessi alla 2° fase devono sostenere le seguenti prove: curve ad arco ampio; curve ad arco medio; curve ad arco corto; prova libera su terreno sconnesso.

MAESTRI DI SCI ALPINO FORMATI
– Iscritti alle selezioni: 1598
– Candidati che hanno superato la prova cronometrata: 720 (45,5%)
– Candidati ammessi al corso che hanno superato la 2a fase: 436
– Percentuale dei candidati ammessi al corso: 27,27%

La valutazione delle prove spetta alla Commissione esaminatrice formata da 3 Istruttori e 2 maestri di sci nominata dalla Regione o Provincia. Il punteggio valutativo delle prove è espresso in quarantesimi il punteggio minimo per superare le prove deve essere maggiore o uguale a 24.
Viste le numerose domande presentate, viene da pensare che la figura di maestro è sempre in auge e poter sfoggiare la divisa, che rende un maestro inconfondibile in mezzo a centinaia di sciatori, è un’ambizione che tutti i giovani montanari o valligiani vorrebbero provare arrivando a ottenere il diploma. Per tutti quelli che fossero interessati a conoscere il mondo dei maestri ecco alcune utili informazioni sul Collegio Nazionale: ha il compito di coordinare e tenere aggiornata l’iscrizione all’Albo, coordinando i 18 collegi regionali e provinciali e di legiferare in materia. Questo organismo ha sede a Sestola, mentre a preparare i futuri maestri durante il corso sono i famosi Istruttori Nazionali che come gli Allenatori Federali sono formati dalla FISI. Gli Istruttori in Italia sono 180, coordinati dal Direttore Tecnico della Coscuma, Giacomo Bisconti e, oltre che formare i maestri di sci, hanno il compito di aggiornare tutti i maestri di sci italiani ogni 3 anni come è stabilito dalla Legge Quadro, portandoli a conoscere nuove tecniche. Per tutti gli aspiranti maestri l’impresa più ardua è superare le selezioni, che dimostrano le capacità di accedere al corso che dura 90 giorni ed è diviso in diversi moduli. Durante il corso l’aspirante maestro deve sostenere anche come riportato nel Memorandum Europeo, la prova EUROTEST ed EUROSICURITÈ, senza queste prove non potrà essere iscritto a nessun Albo Professionale. Cinquantacinque  giorni sono rivolti alla parte tecnica e metodica, gli altri trentacinque alle materie culturali che prevedono oltre la materia specifica del maestro, le conoscenze del territorio, il pronto soccorso, l’anatomia, la nivologia, leggi e regolamenti, materie inerenti sicurezza delle piste, introduzione di una seconda lingua straniera, marketing e turismo, organizzazione delle stazioni invernali. C’è poi una materia innovativa, come la comunicazione, perché il maestro, oltre a un bravo tecnico, deve essere un grande comunicatore, nell’ottica di ascoltare il proprio allievo, in modo che quando questo torna nella propria città, abbia un bellissimo ricordo del maestro come di un personaggio che gli ha saputo far provare e trasmettere sensazioni e aneddoti legati all’affascinante mondo della montagna. Tutto ciò farà sì che questo stupendo lavoro, che è il maestro di sci, continui.
Come Presidente consiglio a tutti i ragazzi che si vogliono avvicinare al mondo dei maestri di sci di non cercare scappatoie in corsi organizzati da diversi speculatori sfruttando associazioni straniere non riconosciute, col solo pensiero da parte di questi di promettere che in pochi giorni si ottiene l’abilitazione all’insegnamento versando una cifra importante e fregando in termini economici tanti ragazzi ai quali, dopo le vigenti normative, non gli viene riconosciuto il titolo in Italia. Datemi retta, preparatevi bene e seriamente cercando di fare la strada ben collaudata e istituzionale che è iniziata dal 1936, organizzata della FISI e poi di seguito dalle Regioni, Province e Collegi. In tutti questi anni sono stati formati 14.600 maestri di sci Italiani che hanno intrapreso e terminato con immensa soddisfazione questo percorso creandosi una Professione invidiata da molti che gli permette di stare a contatto con un mondo tutto particolare legato alle bellezze della natura e rimanere radicato al territorio dove si è nati contribuendo alla sua crescita turistica.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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