Centinaia di amici per l’ultimo saluto a Paolo Montino, SG del Pool Sci Italia. Facce allibite, ancora incredule, sicuramente segnate dal dolore… Una folla oceanica di amici ha dato, questo pomeriggio, presso la Chiesa di San Pietro in Sala di Milano, l’ultimo saluto a Paolo Montino, il segretario generale del Pool Sci Italia, scomparso tragicamente sabato scorso a causa di un incidente stradale.
Noto commercialista milanese, Paolo aveva rivestito tale incarico presso il consorzio delle aziende fornitrici delle squadre nazionali Fisi, soltanto a febbraio, ma aveva iniziato a collaborare col Pool diversi anni fa proprio dal punto di vista amministrativo. Dunque, uno di quegli “ingranaggi” fondamentali del consorzio ma, per posizione, mai presente nella vetrina delle cronache “bianche”. Questo soltanto per una questione di forma perché nella realtà Paolino amava lo sci forse più dell’intero Consiglio! Era riuscito a coniugare lavoro e piacere slalomeggiando tra un impegno e l’altro con grande destrezza e puntuale precisione.
“Oggi ridi, domani piangi”, ripeteva spesso con quella sottile ironia che non lo abbandonava mai. Ed è proprio così, perché oggi, centinaia di amici si sono ritrovati dinnanzi a lui nella peggiore delle occasioni che potesse capitare.
Tra i presenti tanti personaggi dell’industria della neve, altrettanti di Madesimo dove amava sciare. Ma anche dello sci di ieri. Pierangelo Mosconi, storico uomo-azienda fino agli Anni 90, tira fuori dalla tasca una foto che li ritrae assieme in seggiovia nel 1980!
La moglie Paola, affiancata dai figli Luca e Lucia, ha avuto la forza di prendere la parola per raccontare qualcosa di lui. Sottolineando quel carattere sempre positivo col quale bene o male tutti i presenti hanno avuto modo di imbattersi. Perché Paolo non era capace di fingere o recitare, piuttosto aveva il vizio di donare tutto sé stesso, alla Famiglia, agli amici veri, ai collaboratori, ai colleghi, allo sci, a Madesimo, al Milan…
La pioggia non ha fatto altro che intensificarsi per tutta la cerimonia funebre e centinaia di ombrelli hanno creato un tetto unico sotto il quale ripararsi. In montagna sarà stata sicuramente neve!
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