Non c’era il tutto esaurito (68 persone in totale), ma senza dubbio si è presentata una platea di qualità ed era proprio ciò che serviva per dar vita a un dibattito che si è acceso immediatamente. E’ successo ieri nella sala eventi del Sole 24 Ore grazie al Sai (Sci Accademico Italiano) promotore dell’incontro e al suo Presidente Giovanni Ceschi, che, pronti via, ha illuminato i presenti sui numeri della Fisi sempre più piccoli, sempre più modesti (130 mila affiliati nel 2009, 80 mila quest’anno).
Un’analisi impietuosa che ha regalato tantissimi spunti di riflessione e alcune idee. Quasi tutte convergenti su quella che sembra essere l’unica soluzione per ridar vita alla federazione: aumentare il numero dei tesserati attraverso un sistema multiplo di affiliazione. Solo con un numero maggiore di affiliati la Federazione può rendersi interessante all’esterno e farsi forte davanti agli sponsor . Si è capito che la Fisi deve diventare più cool, per essere attraente verso i giovani, deve amplificare la propria immagine invadendo gli studi televisivi, deve battersi per portare lo sci nelle scuole e non deve vedere altre grandi associazioni sportive come nemiche, ma avvicinarle e collaborare con loro può portare solo benefici, deve stare attenta al Coni, che prima ti fa capire che i soldi ci saranno ma poco prima di darteli te li scippa sotto il naso. Questo e tanto altro dalle parole di tanti personaggi di ieri e di oggi. Tra questi Lorenzo Conci che non ha perduto l’ìoccasione per ribadire la propria candidatura e i punti salienti della sua scesa in campo: direttori tecnici per i settori principali e potere limitato dei Consiglieri. Lamberto Gancia non ha invece voluto dichiararsi ma ha ribadito il suo progetto di federazione manageriale. Concetto sottolineato da Stefania Demetz: "Chi tira le fila deve essere professionista e pertanto pagato!". "E soprattutto bisogna divertire il pubblico – ha sottolineato un’applauditissima Linda Stricker – dandogli anche gli strumenti per avvicinarsi allo sci, come ha fatto Erwin inventando il noleggio di qualità". Gateano Coppi ha lanciato un vero epiteto contro il Coni: "Che il nuovo Presidente si guardi dalla politica di palazzo!".
Lorenzo Conci | Lamberto Gancia | Alessandro Falez |
Oltre agli interventi di Alessandro Salez, vice presidente Sai Roma e di altri personaggi come Carlo Vanzini (Sky Sport), Marcello Varallo, Daniele Cimini, Antonio Frattarrelli, Gherardo Noris (in sala anche Antonio), si sono espressi anche Aldo Del Bo’ (Presidente DSI) e Umberto Bonelli (Presidente Amsi), entrambi invitati da Ceschi a occupare una poltrona sul palco assieme al giornalista della Gazzetta dello Sport – moderatore dell’incontro – Pierangelo Molinaro.
Chi invece ha preferito solo ascoltare è stato Carmelo Ghilardi secondo questa motivazione: "Io prima del 28 febbraio (data in cui si pronuncerà il Consiglio di Stato sul ricorso Morzenti) non dirò nulla. Quando Morzenti sarà definitivamente fuori dai giochi allora potrò ufficializzare la mia candidatura. Aspettiamo dunque il 28 febbraio".
Risultato dell’incontro? Aver visto una unione di intenti in un clima sereno. Tanti lamenti, molte cose che non vanno, soluzioni alcune fattibili altre illusorie e numerosi, forse troppi, punti che il nuovo Presidente dovrà affrontare. Nel frattempo, in attesa del 28 febbraio e dei primi di marzo quando i candidati saranno invitati a depositare le proprie candidature, tanto di cappello al Sai per questo "gesto" d’amore e passione per lo sci!
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