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Biathlon pronto a partire, ecco Dorothea Wierer con Puppo-Ambesi

È pronto a partire anche il Biathlon con l’opening di Coppa a Kontiolathi (FIN) e allora ecco Dorothea Wierer intervistata a Poligono 360° con la coppia Puppo-Ambesi.

Una lunga intervista, ovviamente a distanza, dove la detentrice della Coppa delle ultime due stagioni.
Il programma di gara prevede il 28 novembre la 20 km individuale maschile seguita dalla 15 km individuale femminile. Il giorno dopo, si prosegue con le due sprint, 10 km per i maschi e 7,5 per le femmine. Poi, dopo l’antipasto, tre giorni di gare, dal 3 al 6 dicembre con sprint, pursuit e staffetta.

Qui alcuni passaggi di Doro.

La preparazione è stata perfetta fino ad agosto, poi ho cominciato a patire un po’ i tanti impegni, anche mentalmente. Per fortuna non ho avuto problemi fisici e il mio mal di schiena è sempre stato sotto controllo. Difficile dire come sto perchè non abbiamo avuto confronti. Non mi sento in formissima a dir la verità, ho sicuramente bisogno di gare per capirlo. Quando gareggi col pettorale, sotto pressione, può davvero cambiare tutto.

Le atlete che temo di più per la Coppa del Mondo sono Roeiseland e Herrmann, sono in grande forma. C’è anche la Oeberg che spara molto bene, ma le altre due sono delle vere combattenti. Comunque stiamo per scoprirlo.

Io favorita per la Coppa? La mia sensazione non è così buona, però la stagione è molto lunga e si è visto che ognuno ha degli alti e bassi. Ripetere la passata stagione sarà davvero dura: le giovani stanno crescendo e quelle che sono arrivate dietro di me sono ancora incazzate dall’anno scorso… In tante proveranno a vincere. E per farlo sarà fondamentale non ammalarsi, perchè con questo calendario potresti perdere tante gare.

Il calendario parte forte: c’è subito un’individuale che è una gara molto intensa. Ma non possiamo lamentarci, siamo già fortunate a poter gareggiare. A gennaio staremo due settimane a Oberhof: sarà tosta, è una pista difficile soprattutto per le condizioni climatiche. Comunque credo sia una soluzione intelligente stare due settimane in un posto in questo momento.

Non trovo giusta l’esclusione della squadra svedese di sci dalle gare di Levi. Vero che valgono le regole del Paese ospitante, ma comunque noi stiamo già molto attenti. Teniamo sempre la mascherina, nessuno sta a contatto stretto con gli altri come era prima, stiamo tutti in stanze singole. Secondo me non è giusto “punire” tutta la squadra. Quest’anno però sarà così, quindi incrociamo le dita…

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).