Nella staffetta mista di Östersund, prima gara di Coppa di Biathlon gli Azzurri Dorothea Wierer Lisa Vittozzi, Lukas Hofer e Dominik Windisch dettano subito legge. Vittoria netta, meritata e costruita fin dal primo metro.
La vittoria si è consumata sulla Norvegia di Johannes Boe e la Svezia di Ponsiluoma
Lisa era partita subito alla grande dando il cambio a Doro per prima, nonostante un errore al poligono a terra. Poi Dorothea ha patito un po’ nel fondo perché si è trovata a combattere con chi è più forte di lei sui binari. Parliamo ovviamente di Makarainen e Hermann
A terra però l’azzurra ha fatto subito la differenza con un solo errore come la finlandese ma la differenza di velocità è stata netta. Doro passa con 23 secondi di vantaggio contro i 10 di ingresso poligono. Poi la svedese Brorsson.
Arrivata al tiro in piedi, con un inizio di nevicata, la vincitrice della Coppa del Mondo ha compiuto uno dei suoi capolavori: netto a duecento all’ora. Le altre? Sbagliano tutte e Wierer prende il volo.
Hermann passa a +53 secondi, Brorsson a +56, Makarainen a +1′”06. Nel fondo poi la tedesca tira giù 8 secondi al primo rilevamento e un po’ tutte diminuiscono il vantaggio. Ci sta.
Ecco gli uomini. Lukas arriva al primo intermedio del fondo con 39 secondi sul Germania e 56 su Svezia poi Finlandia, Svizzera e Repubblica Ceca. Al poligono il gap diminuisce ulteriormente. Si sa che Lukas non spara velocissimo perché preferisce lavorare il colpo.
Ma non questa volta: esce dal tiro a terra con un solo errore (il secondo, un po’ forzato) ma è rapido. Netto invece, per lo svedese Nelin che passa secondo a +46 secondi. quindi il tedesco Schempp con +56 e la Finlandia di Seppala a +1″06. Nel tiro aterra Hofer è ancora grandioso perché anche se commette un errore al terzo tiro, è sempre veloce.
E poi gli altri non sono più precisi dell’altoatesino. Così Lukas passa l’ultimo testimone all’eroe di Öastersund, Dominik Windish mantiene un buon vantaggio ma al tiro a terra butta via molti secondi perché sbaglia l’ultimo. Passa comunque in testa con lo stesso vantaggio di prima perché anche il mito Johannes Boe combina un pasticcio.
Il ritardo del norvegese è di 49, 5 secondi, che scendono a 40 all’intermedio. Windisch esce dal poligono con un doppio fallo coperto con l’ultima ricarica all’ultimo tiro. Boe invece è una iena e fa netto compiuto con una rapidità impressionante. 12 secondi di ritardo per uno come lui sono niente.
Dominik erò dà l’anima e su un percorso di 2 km può gestire il vantaggio. All’intermedio il vantaggio è ancora di 11 secondi segno che l’Azzurro sta andando forte. Finirà davanti con 4″1 secondi su Boe
E’ stato un dominio perché è sempre stata in testa per 10 giri e mezzo. Iniziare così è davvero una goduria immensa! D’altra parte Östersund è un po’ italiana