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Beijing, revocata la sospensione di Kamila Valieva, ma potrebbe essere squalificata post Giochi

Beijing: revocata la sospensione di Kamila Valieva, ma potrebbe essere squalificata post Giochi.
Kamila Valieva  potrà scendere sul ghiaccio e lo farà domani da grade favorita nel pattinaggio artistico individuale. Questa la decisione comunicata nel corso di una conferenza stampa, durata non più di tre minuti, mentre si attendeva una comunicazione un po’ più articolata.

A darne comunicazione ci ha pensato Matthieu Reeb, direttore generale della Corte Arbitraria dello Sport di Losanna. Si è limitato a leggere il dispositivo dei tre arbitri di una commissione istituita apposta per affrontare il delicatissimo caso, presieduto dall’italiano Fabio Iudica, con lo statunitense Jeffrey Benz e la slovena Vesna Bergant Rakocevic.

Tre i motivi per cui la quindicenne Kamila Valieva potrà gareggiare. il primo, perché è una protected person secondo il codice internazionale dell’antidoping. C’è, una giurisdizione particolare per gli atleti fino ai 16 anni di età che però non dice nulla in merito alle sospensioni, dopo una positività al doping.

Va fatta però una netta distinzione tra sospensione e squalifica. Dopo aver rilevato la positività di Kamila il 25 dicembre scorso, il cui esito è arrivato però soltanto l’8 febbraio, l’atleta russa era stata sospesa e non squalificata, atto che scatterebbe in una fase successiva.

Il rapporto sostiene che l’atleta abbia assunto la trimetazidina, farmaco che interviene sul sistema ormonale e metabolico, non consentito dal regolamento ne prima, né durante né post competizioni.

Il Cas, dunque, si è espresso sulla sospensione che ha deciso di revocare, ma non ha detto nulla riguardo a una possibile futura squalifica.

Il secondo fattore: escluderla in questo momento avrebbe potuto provocare un “danno irreparabile”. Un danno anche in merito alla regolarità e all’equità per quel che riguarda la giustizia e un’atleta impegnata ai Giochi.

Terza ragione: le tempistiche dell’esito della notifica che riguarda la positività di Valieva. Il tribunale di Losanna ritiene infatti che a Giochi Olimpici in corso non sia giusto sospendere un’atleta senza darle il tempo di difendersi nelle sedi opportune.

Da precisare che a Pechino Kamila è risultto negativa ai controlli doping

Tutto questo significa che Kamila può continuare a gareggiare

ma restano aperte due questioni mica da poco.

La prima, una eventuale squalifica futura, poiché è certo che la WADA, l’Agenzia mondiale dell’antidoping, aprirà un dossier sulla questione e potrebbe anche squalificarla retroattivamente, scenario indubbiamente peggiore. Soprattutto se Valieva andrà a vincere una medaglia, magari un oro, visto che è la grande favorita.

Seconda questione, il risultato del Team Event che aveva visto la squadra russa imporsi davanti a Stati Uniti e Giappone. Su questo il Cas non si è voluto ancora esprimere per assenza di competenza specifica.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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