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Beijing, nella 2a prova Kilde spinge, Paris è vicino e Inner…

Beijing, nella 2a prova, Kilde spinge, Domme è vicino e Inner…
Previsioni azzeccate, arrivano le 12:00, il vento si placa e la seconda prova cronometrata della discesa libera maschile può partire. L’aria condizionerà diversi tratti della pista con folate su tutto il percorso, a volte anche a favore.

Comunque sia, il miglior tempo lo segna Aleksander Aamodt Kilde che ha concluso col tempo di 1’43″72, sei centesimi più veloce di Max Franz. Con la differenza che l’austriaco era in lotta con Otmar Striedinger per entrare nel quartetto, a fianco di Matthias Mayer, Vincent Kriechmayr e Daniel Hemetsberger. Domani la prova determinante.

Inizia a prendere le giuste misure anche Dominik Paris che pur sbagliando a metà percorso è quinto a 47/100 dal leader norvegese, superato nel finale dal canadese Broderick, terzo a 2 decimi e dallo sloveno Hrobat, quarto a +0,43 .

Vicino al tempo di Domme c’è anche Christof Innerhofer, +0,57, ma è un risultato fasullo. Nello stesso punto dove ieri si era impegnato in un’acrobazia notevole, saltando la porta, la situazione non è cambiata. Anche se il dosso è stato smussato e spostato un po’ più in basso, Inner ha ripetuto lo stesso identico errore e quel passaggio è stato ancora una volta irregolare. Anche Matteo Marsaglia ha saltato la porta, concludendo a +1″10, dopo un training di studio.

La sensazione è che per i tre Azzurri le possibilità di ben figurare sono elevate, ma la lista dei favoriti è molto ampia.

Questa seconda prova ha infatti confermato il sospetto che le differenze al traguardo nella gara di domenica saranno ridotte all’osso. Sono poco meno di 20 gli atleti racchiuso in un secondo! Quel passaggio dopo i 30 secondi di gara potrebbe rivelarsi il punto chiave, ma oggi si è visto che anche le traiettorie del tratto centrale potranno determinare quei pochi decimi che si riveleranno decisivi a fine gara.

La pista disegnata da Russi e Defago non è così difficile e spettacolare come si era ipotizzato. Probabilmente hanno tratto il massimo da una situazione logistica molto particolare e atipica. Sarà anche divertente per i velocisti ma sicuramente non è una discesa che sa bucare lo schermo. Siamo convinti che non si vedranno molte differenze rispetto al superG, la cui partenza è più sotto rispetto a quella della discesa

Matthias Mayer (+0,62) e Vincent Kriechmayr (+0,71) hanno dimostrato di sciare bene e di avere già individuato abbastanza quella che sarà la loro tattica di gara. Stessa cosa per gli elvetici Beat Feuz (+0,58) e Nils Hintermann (+0,48) mentre Marco Odermatt è sembrato un po’ meno a proprio agio (+2″22), come lo statunitense Ryan Cochran-Siegle.

Le previsioni per i prossimi due giorni, sono favorevoli con il vento che dovrebbe indebolirsi sempre di più. Rimarrà invece pressoché uguale la temperatura polare, attorno ai meno venti gradi!

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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