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Beijing artistico, Daniel Grassl che show nel libero! Risale fino al 7° posto

Beijing artistico, Daniel Grassl che show nel libero! Risale fino al 7° posto.
Il 19enne altoatesino Daniel Grassl non vince una medaglia ma entra nell’olimpo degli Dei dell’artistico sul ghiaccio. 12°esimo dopo il corto, nel programma libero incanta la giuria e col secondo miglior punteggio sale fino alla settima posizione.

Significa essere il migliore del Vecchio Continente. 187,43 con 103,35 nella componente tecnica è il punteggio più alto mai ottenuto nella storia dei giochi e per trovare un piazzamento migliore del suo bisogna andare al 1952 Giochi di Oslo, quando Carlo Fassi concluse al sesto posto.

Daniel Grassl  che compirà vent’anni il prossimo 4 aprile, si è presentato a Pechino con la medaglia d’argento conquistata recentemente agli Europei nel Ondiraba Ice Hall di Tallinn, ma il debutto alle Olimpiadi spesso gioca brutti scherzi. Invece già nel corto aveva dimostrato di essere molto vicino all’élite mondiale piazzandosi 12esimo. Questa mattina la conferma con una esibizione straordinaria.

Il suo libero, è stato secondo soltanto a tre pattinatori, uno di questi quello del giapponese Yuzuru Hanyu, due volte campione olimpico, oro a Sochi, oro a Pyeongchang. Due cadute di seguito, la prima nell’esecuzione di un quadruplo axel, che ha la sfrontatezza di sfidare la forza di gravità, la seconda sul quadruplo salto, lo hanno penalizzato molto per cui non andrà più a premi.

L’oro se lo è meritato l’americano Nathan Chen già primo dopo il programma corto. La sua esibizione è stato qualcosa di incredibile, nettamente la migliore, premiata con un 218, 63. Nathan è nato a Salt Lake City nel 98, l’anno dopo in cui i suopi genitori, entrambi cinesi, si trasferirono nello Utah. Campione del mondo nel 2018, è stato il promo al mondo ad avere cinque diversi tipi di salti quadrupli nelle competizioni: toeloop, Salchow, loop, flip e Lutz!

La prima parte del single skating non cambierà dopo il libero, con l’argento e il bronzo ai giapponesi Yuma Kagiyama e Shoma Uno. Giappone, che dunque ne piazza tre nei primi 4 posti! Rimane 16esimo il secondo Azzurro sul ghiaccio, il romane classe ’98 Matteo Rizzo che ha concluso con un 158,90 di tutto rispetto. Beijing artistico Daniel Grassl

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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