A Nova levante c’è una delle poche skiman, ops.. skiwoman italiane vera e propria maga della preparazione degli sci racing, si chiama Anna. La passione per lo sci nasce quando, a neppure tre anni, il papà la mette sugli sci. Da allora, praticamente, non è più scesa.
Le gare sono state la sua «prima vita» sciistica, Trofeo Marlene e gare Fis di slalom e gigante, soprattutto ai tempi del Liceo Sportivo di Ortisei. Poi con la fine delle superiori e un problema alla schiena, Anna decide di smettere con lo sci agonistico, diventa maestra di sci e intanto si prepara per diventare fisioterapista.
Ma il destino ha in serbo una sorpresa per lei. Proprio nel periodo in cui Anna si stava preparando agli esami d’ammissione per la laurea in fisioterapia, la sua vita ha una svolta importante.
A Nova Levante c’è la possibilità di rilevare un negozio e così papà Erich, tecnico dell’elisoccorso, propone a Anna di prenferlo e di farne un laboratorio per lo sci con noleggio.
In un primo momento Anna dice di no, vuol continuare gli studi. Poi l’idea la stuzzica non poco e accetta, Ma a una condizione: che sia il papà ad occuparsi del laboratorio e lei ad aiutarlo. Così nel men che non si dica nasce il laboratorio e skishop Sport Laurin. All’inizio il papà mantiene i patti, poi però le cose cambiano. Perché Anna segue con soddisfazione diversi corsi per skiman, e così decide di occuparsi a tempo pieno del negozio e del laboratorio.
Ora è papà Erich a darle una mano quando non è impegnato con il suo lavoro.
Quindi questa professione, tradizionalmente maschile, non l’ha trovata del tutto impreparata?
«No, già quando facevo le gare mi preparavo gli sci, quindi è stata una continuazione e un approfondimento di quanto facevo prima.
Perché ora utilizzo i robot della Wintersteiger e perciò mi sono specializzata anche per quel tipo di lavorazione.
Un lavoro questo che mi appassiona perché cerco sempre nuove soluzioni per rendere la vita dei turisti più facile e quella degli agonisti più vincente».
Del suo lavoro in laboratorio cosa le piace di più?
«La mia passione vera sono gli sci da gara. In questi anni sono riuscita ad avere la fiducia degli atleti, sia giovani sia master e così sci da fare non mancano.
Sia in stagione ma anche in estate e autunno quando preparo il materiale per chi si allena in ghiacciaio.
Poi posso contare sulla consulenza e l’aiuto del mio compagno Michael (ndr Michael Moelgg, fratello e skiman di Manfred). Quando non è in giro per il mondo, proviamo sempre nuove soluzioni per rendere gli sci sempre più veloci e performanti.
Tramite Michael ho iniziato a collaborare con Fischer per la messa a punto degli sci test. Anche se a dir la verità ho sempre utilizzato gli sci austriaci fin dai tempi in cui facevo le gare. Quindi conosco bene «il prodotto» a livello di struttura e di lamine e soletta».
Quali consigli può dare agli sciatori?
«Innanzitutto di tenere sotto controllo le lamine, soprattutto quando si scia su fondi duri e ghiacciati.
Appena si sente che gli sci non tengono bene sarebbe meglio far rifare le lamine in modo da sciare meglio, più facilmente e con maggiore sicurezza.
Altra cosa che non si fa mai è quella di controllare bene gli attacchi, soprattutto quando si riprendono gli sci a inizio stagione. Sci che per la «stagione morta» devono essere sciolinati e riposti in un luogo asciutto, possibilmente con temperatura costante.
Poi nel momento di tornare in pista, un salto in un laboratorio specializzato per una controllata a lamine e soletta sarebbe l’ideale per iniziare nel migliore dei modi la stagione».