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Alessandro Falez scende in “pista” e si candida alla Presidenza Fisi

Alessandro Falez scende in “pista” e si candida alla Presidenza Fisi.
La notizia arriva dall’ufficio di comunicazione Sinderesi, veicolata dalla nota Agenzia di stampa ADN Kronos e il titolo è inequivocabile: Alessandro Falez ha deciso di presentare la sua candidatura alla presidenza della Fisi.

67 anni, maestro di sci,  ma più ancora letteralmente “malato” di sci, al punto da salire su un aereo che lo porta in Cile e prendere parte alle gare della Fis Master Cup con i colori della rappresentativa Nazionale Master!

Le cronache della politica sportiva hanno iniziato a parlare di lui quando nel 2010 si candidò alle elezioni Fisi come Consigliere laico condividendo la linea di Carmelo Ghilardi che invece sfidò Morzenti per la “poltronissima”. Si impose invece Morzenti per un pugno di voti, ma Alessandro contesto l’esito dell’Assemblea poiché, a dir suo, molte deleghe risultavano irregolari. Fece ricorso e due anni dopo l’Alta Corte di Giustizia del CONI decise per l’annullamento dell’assemblea. Con le nuove elezioni, nel 2012 fu eletto Presidente Flavio Roda.

Dunque, cos’ha spinto Falez a candidarsi? Il comunicato lo spiega così: per proporre un nuovo modello di Federazione che, guardando avanti, sappia affrontare le sfide di una nuova era. Una Federazione che riesca a far parte di un sistema sempre più evoluto, globale ed integrato con tutti i soggetti in qualsiasi modo cointeressati.

Una Federazione partecipata: in grado di ascoltare e recepire le esigenze e gli stimoli che vengono dalla base e dal territorio.

Una Federazione vicina alle esigenze degli Affiliati, segnati da un biennio di ridotta attività; alle aspettative di Tecnici Allenatori e Maestri per un percorso professionale, moderno e multidisciplinare; alla voce delle comunità a cui gli Sport Invernali appartengono.

Una Federazione che valorizzi i giovani costruendo un modello che assicuri visione, ricambio generazionale e meritocrazia.
Una Federazione aperta al nuovo: nuove specialità, nuovi trend, nuovi media, nuovi linguaggi, nuovi metodi di lavoro.

Una Federazione inclusiva, attenta al tema dell’ambiente, dell’inclusione di genere, sensibile ai temi sociali.

Una Federazione proiettata verso il futuro volta a ridisegnare il movimento, mettendo assieme tutti gli stakeholders del mondo che ruota intorno agli Sport Invernali nazionali e internazionali.

Dovesse diventare presidente, dopo i primi tre mesi di mandato, Alessandro ha già pensato di organizzare gli Stati Generali degli Sport Invernali. Una riunione fondativa che coinvolgerà tutti i soggetti interessati che delineerà il Piano 2026 e la Vision 2030 della FISI, definendo obiettivi e contenuti all’altezza delle sfide che attendono la Federazione. E che proseguirà con un appuntamento annuale in cui si farà il punto sullo stato di avanzamento del programma della nuova Federazione.

L’avvio di stagione consoliderà le scelte fatte dall’attuale presidenza, ma gradualmente una nuova impostazione di lavoro verra messa in opera.

Per Alessandro Falez lo sci è ovviamente un hobby o più semplicemente una grande passione, e anche uno sfogo per evadere quando gli è concesso, da un’intensa attività imprenditoriale. Laureato in ingegneria con un Master in Business Administration, guida un gruppo industriale con circa 400 dipendenti che si occupa di gestioni alberghiere e di servizi sanitari.

La neve ha iniziato a entrargli dentro quando la mamma lo potava a sciare sul Monte Amiata (Toscana) e il papà vicino nei pressi di Maribor (Slovenia).

I primi passi li muove con la scuola estiva del Pirovano (Stelvio) che lo lancia nell’attività agonistica giovanile a livello regionale.

Per dare la possibilità ai 4 figli di appassionarsi al suo sport preferito rilancia il suo storico Sci Club, il Flaminio coinvolgendo tanti ragazzi e avviandoli all’attività agonistica giovanile. Ebbene, diventeranno tutti maestri, al punto che l’AMSI e il COL.NAZ gli rilasceranno un riconoscimento come la terza famiglia in Italia con il maggior numero di maestri di sci (6) all’interno dello stesso nucleo famigliare.

Poi diventa Vicepresidente e poi, per 10 anni Presidente del Collegio Maestri di Sci del Lazio dove ora è Presidente Onorario.

Durante la sua presidenza costituisce lo Sci Club Maestri del Lazio per fare in modo che tutti i maestri della Regione fossero in possesso della tessera FISI. Appena possibile lo intervisteremo per entrare di più nel cuore di questa sua scelta.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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