Pur rimanendo intrappolati in una selva di protocolli, Dpcm restrizioni, è utile infornare che al Cimone è in programma un corso di formazione di Guide di sci alpino per blind e sitting. Ovvero per sciatori non vedenti e con disabilità motoria.
Certamente tutto è subordinato alla situazione Covid.
Lo organizza, come spesso è già accaduto, lo Sci Club Paralimpic Fanano di Modena, che vanta una ventennale esperienza nella promozione degli sport invernali svolti nel comprensorio del Cimone.
Vale a dire al Passo del Lupo a Sestola e Cimoncino. e a Fanano, per lo sci alpino. A Lama Mocogno (alle Piane) per lo sci nordico.
Il corso verrà effettuato su sei giorni, di cui due di teoria e quattro di pratica, tra il 5 dicembre e il 16 gennaio 2021. Al termine del corso si dovrà sostenere un esame finale per il rilascio dell’attestato riconosciuto dalla FISIP. Sarà la stessa Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici a fornire l’esaminatore designato.
La teoria sarà curata da docenti dell’area medica, psicologica e giuridica, da maestri specializzati. Quella pratica è invece affidata a maestri di sci abilitati con il supporto di Guide già formate. I corsisti si avvarranno della presenza di atleti dimostratori non vedenti e con disabilità motorie.
Il corso sarà anche un’occasione per parlare di tecnica e materiali con maestri di sci in stretto contatto con alcune aziende del settore, oltre che un momento di confronto e aggregazione
L’effettuazione delle lezioni teoriche effettuate dai vari docenti delle diverse aree, avverranno in video collegamento (non in presenza), in ossequio alle limitazioni Anti Covid.
Il corso è realizzato grazie all’autorizzazione della F.I.S.P. Ed è altresì patrocinato dal Comitato Regionale Paralimpico Emilia Romagna (emiliaromagna@comitatoparalimpico.it). E così pure dalla Provincia di Modena e dai Comuni di Fanano e Sestola.
L’e3vento sarà reso possibile grazie anche al supporto di Sportfund fondazione per lo sport onlus (info@sportfund.it). E alla collaborazione del Consorzio del Cimone (www.cimonesci.it).
Per informazioni e iscrizioni: sciclubparalimpicfanano@gmail.com
Il commento del Delegato regionale F.I.S.I.P. Antonio Fenu
Il Cav. Antonio Fenu, Delegato FISIP Emilia Romagna (già ospite di questo magazine, ha voluto rilasciare una dichiarazione circa la programmazione della attività di promozione degli sport invernali in Emilia Romagna, alla luce anche e soprattutto dell’emergenza sanitaria in corso:
”La prima cosa che mi viene in mente, a causa delle ultime restrizioni governative Anti Covid, di cui al DPCM del 25 u.s., è stato l’annullamento dell’attesissimo Skipass a Modena, ove speravo di incontrarvi e incontrare i nostri ragazzi. Evento strutturalmente pronto e che è stato annullato tre giorni prima.
È difficile, in questo momento, fare previsioni sull’immediato futuro delle attività da svolgere, soprattutto quella promozionale.
Per il momento sono vietate. Pazienza, utilizzeremo questo periodo per preparare e programmare le attività che verranno avanti. Quali il “Corso formazione Guide di Sci Alpino per atleti non vedenti (Blind). E per accompagnatori di atleti con disabilità motoria (Sitting) organizzato dalla Asd Sci Club Paralimpic Fanano di Modena. Sono programmati tra dicembre e gennaio, grazie al prezioso contributo di Sportfund-fondazione per lo sport onlus. Sempre che rientri l’emergenza sanitaria.
È una grandissima preoccupazione. In merito penso che dovremmo averne rispetto ed osservare tutte le indicazioni per prevenire i contagi.
Sarò ripetitivo ma distanza di sicurezza, mascherina, igiene, sono le cose più importanti in questa fase. Abbiamo sofferto e lo stiamo facendo ancora, un isolamento che ha avuto risvolti importantissimi. Soprattutto per i nostri ragazzi.
Limitazioni con una forte ricaduta, non solo economica ma anche e soprattutto psicologica che ha coinvolto/coinvolge, tra gli altri, atleti con disabilità sia del settore amatoriale che pre-agonistico; aree cui è indirizzata prevalentemente l’operatività promozionale degli sport invernali, e non solo.
Tutti i ragazzi soffrono questa sospensione forzata delle attività sportive.
Lo sport è uno dei diritti primari dei ragazzi, alla pari dell’istruzione: anch’esso è istruzione. A maggior ragione per i ragazzi con difficoltà motoria, visiva o altro tipo di disabilità. ù
Per molti di essi, lo sport – ma potrebbe essere qualsiasi altra attività quale l’arte o la musica – sono state e sono l’ancora per stare meglio fisicamente, per lo spirito ma soprattutto per la mente.
Attraverso lo sport, alcuni di loro (a seguito anche di eventi fortemente traumatici quali l’amputazione di uno e talvolta di entrambi gli arti inferiori, piuttosto che una importantissima lesione spinale occorsa in occasione di bruttissimi incidenti), si sono ripresi la vita in mano nel vero senso della parola.
In alcuni casi, me lo si lasci dire, le alternative sarebbero state due: la depressione è talvolta l’estremo gesto del suicidio. E mi scuso per la crudezza del termine, ma questo è quanto.
È già accaduto. Ecco perché lo sport è essenziale. Ecco perché il senso della mia partecipazione. Dare dignità, crescita dell’autostima, inclusione, aggregazione.
Questo è uno dei principali obiettivi del C. I. P. , Comitato regionale Emilia Romagna, di cui sono componente di Giunta in rappresentanza delle Federazioni paralimpiche, prima di tutte la FISIP per quanto mi compete essendone il Delegato.
Le articolazioni del Comitato Regionale sono presenti attivamente in tutto il territorio, con gli sportelli informativi, con la promozione nelle scuole di qualsiasi ordine e grado, negli ospedali, nei centri di riabilitazione e costruzione di protesi e da ultimo, con la presenza delle Case della Salute.
Inoltre, la creazione di una app denominata “SportER” (ideata dalla presidente regionale prof.sa Melissa Milani), attraverso la quale qualsiasi utente, accedendovi, può informarsi su tutti gli impianti sportivi presenti nel territorio regionale, le discipline praticate, le caratteristiche tecniche, riferimenti, contatti, location, ma soprattutto, accessibilità, fruibilità e servizi per una utenza con disabilità.
Quindi c’è tanto da fare e, per quanto mi compete, tanto si fa in questa regione fortemente inclusiva ed attenta a queste problematiche. In questo, sento la necessità di fare un plauso alle due società sportive affiliate FISIP in questa regione, lo Sci Club Paralimpic Fanano di Modena, guidata dalla presidente Signora Teresa Vittoria Padovan (Sciclubparalimpicfanano@gmail.com), una delle società fondatrici della FISIP, a cui si è unita da qualche anno anche la In2theWhite, guidata da Barbara Milani, che non necessita di presentazioni, che tanto fa con la sua società (associazione@in2thewhite.com).
Società dedite alla promozione degli sport invernali, sia amatoriale che agonistico. Che con le rispettive attività, richiamano ragazzi da ogni parte d’Italia, ponendo il Consorzio del Cimone e l’Emilia Romagna a livelli di eccellenza.
È un orgoglio avere in tesserati in Emilia atleti degli sport invernali Paralimpici di spessore internazionale, uno fra tutti lo snowboarder Jacopo Luchini, atleta dello Sci Club Paralimpic Fanano, Detentore nel 2019, della coppa del mondo di specialità, 4° alle ultime Paralimpiadi invernali di PejonChang, sostituendo il veterano Roberto Cavicchi (oggi ambasciatore Paralimpico).
Insomma diciamo che il motore della promozione degli sport invernali, in Emilia Romagna è piuttosto sostenuto. Sto lavorando per incrementare il numero delle società sportive da affilare alla Federazione e monitorando costantemente le piste per individuare eventuali atri ragazzi da avvicinare al nostro mondo.
Concludo con un ringraziamento particolare a “SCIARE” che ci ospita ed a tutti coloro che ci supportano. Con particolare riferimento a Istituzioni, prima fra tutte la Regione E.R., Enti, Istituti di Credito di qualsiasi natura, imprese e Fondazioni, presenti sul territorio emiliano romagnolo, cui riconosco, a vario titolo, una particolare sensibilità in questo settore.
Abbiamo necessità di tutti. Credo di poter affermare, che ognuno di loro abbia, nel tempo, maturato la convinzione che il supporto dato sia un valore aggiunto. E non un mero intervento sociale. Il “movimento paralimpico” è “una grande famiglia” e in quanto tale c’è posto per per tutti. Grazie per esserci vicini, tutti assieme, nessuno escluso”. Al cimone corso di formazione guide Al cimone corso di formazione guide Al cimone corso di formazione guide