Ramon Zenhaeusern ha compiuto un vero miracolo sportivo. Una manche che ricorderà a lungo, se non altro per sancire la sua prima vera vittoria in Coppa del Mondo. Una discesa che nessuno è riuscito nemmeno ad avvicinare, come fosse un supererore con poteri speciali. Henrik Kristoffersen è stato solo bravo a difendere il podio e a piazzarsi secondo ma con un ritardo di 1″15 sull’elvetico. Considerando che aveva 9 decimi di vantaggio su Ramon, questo la dice lunga sulla performance dello slalomista svizzero. Il terzo posto è di Marcel Hirscher che riesce a salire sul podio anche quando non sa esprimere la migliore tecnica. Forse avrebbe meritato di più Manuel Feller, quarto, ma il ritardo accumulato nella prima manche non glielo ha permesso.
Marcel Hirscher è stanco e demotivato. ha già vinto tutto quello che poteva vincere e quando manca la carotina dinnanzi al naso le cose cambiano. Una manche poco esaltante ma premiata comunque col terzo posto, frutto più che altro della debacle totale degli altri.
Manuel Feller è riuscito a compiere uno dei suoi numeri. Quando non sbaglia è davvero un furetto. Sa puntare le spatole verso il basso come pochi e su questo disegno così filante si è trovato a meraviglia.
Purtroppo Manfred Molegg non è riuscito a ripetersi anche se un sesto posto non è da buttare via. E’ il suo migliore risultato dell’anno e questo regala motivazioni per continuare. E’ stato bravo anche Stefano Gross che ha dato veramente tutto facendo richiamo a tutte le sue virtù. Una posizione nei dieci è il premio della sua perseveranza. Ha chiuso ottavo a pari merito con Clement Noel con una condotta di gara molto grintosa, dove non ha lasciato nulla alla cautela. Purtroppo Giuliano Razzoli ha perso un’occasione fantastica per guadagnare punti. Non si è tirato indietro, ha tirato come un dannato e in effetti aveva un enorme vantaggio, ma poi l’emiliano è incappato in un’inforcata casuale. Avrebbe certamente fatto un grande risultato, dal momento che fino al secondo intermedio è stato nettamente il più veloce di tutti. Un posto tra i top ten non glielo avrebbe tolto nessuno. Dannazione!
Tra le performance migliori dobbiamo mettere quella di Felix Neureuther che è finalmente riuscito a sfidare i malanni e a applicare al massimo la sua classe. Sul muro finale è stato davvero fantastico. Potrà servire questa manche per ripensarci e continuare a correre anche l’anno prossimo? In realtà la sua permanenza nel leader corner è durata pochissimo, dal momento che Stefano Gross, sceso appena dopo di lui, è riuscito a stargli davanti dopo una performance notevole. La prova? Clement Noel, che quasi potrebbe essere suo figlio, ha concluso con lo stesso tempo!
Tra gli aspiranti al podio c’era anche Daniel Yule, ottimo quinto, mentre Alexis Pinturault, dietro a Moelgg nella prima manche, è naufragato sul muro finale concludendo addirittura settimo da terzo che era dopo la prima mache.
La super manche della seconda manche, che spesso è soddisfazione dei prima a partire, porta questa volta la firma dell’elvetico Sandro Simonet (15esimo e 10 posizioni recuperate), uno dei tanti talentini di Matteo Joris. Non ha sbagliato nulla, ha trovato un ritmo forsennato senza perdere la testa ed ha fatto registrare la migliore performance della carriera dove spicca l’ottavo posto ottenuto, forse non a caso, nello slalom di Kranjska Gora! C’è voluto Nestvold-Haugen per toglierlo dal leader corner ma per un pelo, solo per 13/100 quando in partenza aveva quasi un secondo di vantaggio.
Add Comment