Sarà l’atmosfera, l’aria di casa o una semplice e attesa crescita tecnica, ma anche nella prova di freestyle, Big in the City ha regalato ai colori azzurri un’altra gran bella soddisfazione. Dopo il settimo posto di ALberto Maffei ottenuto nello snowboard, ieri sera è arrivato il sesto miglior punteggio di Ralph Welponer, 20enne di Ortisei, che in qualificazione ha sfoderato i punteggi migliori della sua carriera, approdando di slancio in finale con il secondo miglior risultato. Per niente intimorito da una sfida a così alto livello, Welponer in finale ha superato un avvio incerto, con una seconda esecuzione perfetta che lo ha portato dritto in zona podio. “Caricato” dal boato della folla prima del balzo decisivo, Ralph ha purtroppo mancato una medaglia ormai a portata di mano fallendo l’atterraggio, ed ha così dovuto accontentarsi del sesto posto.
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Il verdetto della finale ha sorriso agli svizzeri: vittoria a Elias Ambuehl che ha sovvertito i pronostici tutti a favore del suo compagno di squadra Andri Ragettli, stavolta terzo; tra i due elvetici uno svedese sul podio, Hugo Burvall, battuto per appena un punto. “Non me l’aspettavo – ha dichiarato il vincitore – sono il primo ad essere sorpreso, ma le gare sono così. Il feeling era davvero molto buono, anche se il secondo salto di finale non è stato perfetto, per fortuna ho recuperato alla grande con il terzo. Splendida serata davvero, qui a Milano”.
“Mi sono infortunato alla caviglia solo 8 settimane fa, mai avrei pensato di tirare fuori una gara del genere – ha raccontato Ralph Welponer, fra un autografo e un abbraccio della famiglia e della fidanzata Lea, arrivati dall’Alto Adige – però dopo i primi salti mi sono sentito bene, sicuro, e mi sono gasato. Non credevo di avere tutti questi punti nelle gambe, mi sono superato, riuscendo ad esprimere al meglio il mio Double Cork 1440, purtroppo è mancato qualcosa al trick in switch per salire sul podio. Ma è e resta la giornata più bella della mia vita sportiva: ora l’Italia sa di avere un altro freeskier da podio, oltre a Silvia Bertagna”.
All’azzurra non è andata altrettanto bene nella gara femminile. Reduce dal serio incidente al ginocchio occorsole in primavera, l’atleta gardenese, vincitrice nel Big Air l’anno scorso a Moenchengladbach, Bertagna stavolta non è andata oltre l’ottavo posto nella batteria. Bella comunque la finale femminile in cui l’elvetica Giulia Tanno – 19enne biondina di Lenzerheide, il cui nome tradisce chiare origini italiane – è stata l’indiscussa protagonista, salvo poi prendere troppi rischi nell’ultimo balzo che l’ha relegata al terzo posto alle spalle francese Coline Ballet Baz e della norvegese Johanne Killi.
Al di là di vincitori e vinti, alla fine tutti contenti per lo spettacolo, anche l’ex campione di slalom Giorgio Rocca, colpito dalle acrobazie dei protagonisti. E’ finita tra grandi sorrisi e tanta allegria, cantando e danzando fino a tarda ora al concerto di Baby K. Tenera è la notte, a Milano.
Un grazie davvero “big” agli organizzatori, da Franco Vismara ad Antonio Noris, perché Milano è il posto ideale per accogliere un simile evento. Tutto naturalmente è migliorabile, soprattutto la spinta delle istituzioni che all’ex area Expo si sono viste davvero poco. Dal lato tecnico la Fis non ha lesinato elogi sia per la prova di snowboard che per quello dlelo sci, e gli atleti sono riumasti letteralmente fulminati sia dalla scenografia che dalla rampa, perfettamente preparata.
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