Vittoria meritata sia dal punto di vista tecnico che morale. La slovacca Petra Vlhova ha chiamato a sé tantissimi tifosi giunti sulle nevi della Repubblica Ceka per dimostrale quanta ammirazione provano per Lei. E mai successo fu mai azzeccato. il nono in carriera, il terzo in gigante. In verità nella seconda manche ha rischiato tantissimo di perdere la gara, ma con un finale straordinario ha trovato il modo per non fallire. In questo secondo tempo si è trovata molto meglio
Mikaela Shiffrin che ha rischiato (miglior tempo di manche), con una super manche, di sopravanzare anche Viktoria Rebensburg, brava poi a mantenere la piazza d’onore grazie a un’ottima prima parte.
Miki ha quasi conquistato anche a Coppa di gigante, risultato giustissimo anche in virtù di questa seconda manche dove ha compiuto uno dei suoi tanti capolavori. E’ rimasta giù dal podio (quarto posto) purtroppo Federica Brignone, terza a metà gara, ma poco reattiva su una neve troppo soft perché la sua sciata risulti vincente. L’Azzurra deve comunque conservare il sorriso (sarà difficile) perché ancora una volta ha dimostrato di appartenere all’eccellenza della specialità.
Vi è tornata anche l’austriaca Eva Maria Brem, già bravissima a concludere al quinto posto la sua prima manche con un numero alto. Un po’ meno decisa nella seconda, ma la sua crescita è evidente. Un sesto posto che per lei vale molto, se non altro come rivincita personale per non essere stata convocata ai Mondiali di ÅRE. Non ha trovato invece lo spunto giusto Tessa Worley che non sopporta queste condizioni. Ha così dovuto dare l’addio al sogno di vincere la coppa di specialità
Da segnalare l’ottima performance dell’austriaca Ricarda Haaser, 14esima dopo la prima manche, nona a fine gara. Senza un errore nei pressi del pianetto di metà pista, chissà, avrebbe potuto anche avvicinarsi al podio.
Onorevole anche la gara della slovena Meta Hrovat, forse una delle migliori giovani di questa stagione in gigante. Ottava a metà gara è risalita fino al quinto posto, alle spalle di Federica Brignone.
Marta Bassino, 11esima, a corrente alternata: nella seconda manche ha superato alcuni tratti da numero uno, poi è caduta in un paio di occasioni, nello stesso errore, quello di stringere troppo sul palo e di trovarsi poi in forte ritardo di linea nei passaggi successivi. Peccato, perché con quelle due sbavature ha certamente perso un secondo. Non è riuscita ad approfittare della pista immacolata Francesca Marsaglia, autrice di uno degli ultimi tempi nella seconda manche. Ha concluso 29esima
CLASSIFICA DI SPECIALITA’ A UNA GARA DAL TERMINE
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