Forse si dà per scontato che il dominatore di Torino 2006 nell’anello del ghiaccio, debba per forza vincere tutto anche 4 anni dopo. Lo sport però non funziona così. L’americano che vinse loro ha concluso sedicesimo, mentre Sven kramer fu argento proprio davanti al nostro Fabris. L’olandese ha affrontato i 5 mila metri del ghiaccio dromo di Vancouver come una furia fin dai primi metri. Aveva l’oro dipinto nello sguardo, nelle gambe, nella testa. E ce l’ha fatta dimostrando una forza di volontà pari solo a quella paventata dal koreano Lee, finora bravino nello short track, ma mai visto sull’anello del ghiaccio veloce. Il koreano ha sorpreso tutti ingranando la quinta dopo i 3 mila giungendo fino al secondo posto. Medaglia di bronzo per il russo Skobrev, che, guarda caso, si allena spessissimo con la squadra azzurra, sempre pronta a offrirgli assistenza. Enrico Fabris era sceso sul ghiaccio proprio con Skobrev, ma già dopo i primi giri ci si era accorti che le gambe non giravano come il nostro campione avrebbe sperato. In genere fugge via dopo i 3 mila metri, ma proprio nel momento cruciale ha alzato bandiera bianca rallentando giro dopo giro e fermandosi alla settima posizione:
Al traguardo: "Non ho proprio idea di cosa possa essere successo. Mi sentivo bene, i test dicevano che ero in perfetta forma eppure non sono mai riuscito a d entrare in gara. Sono deluso, molto amareggiato e mi dispiace. Cercherò di far meglio alla prossima": La prossima si chiama 1.500 metri. A Torino conquistò la medaglia d’oro. Non aggiungiamo più nulla!
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