Quando si vince tutti ritengono di avere parte dei meriti, quando si perde c’è un fuggi fuggi generale e il dito punta dritto su un solo colpevole. In questo momento chi non ama Gianni Morzenti, Presidente Fisi, gongola. Per forza di cose, i risultati scarsissimi ottenuti dalla spedizione italiana a Vancouver hanno due imputati privilegiati: appunto Morzenti e Gianni Petrucci, presidente Coni. Siamo a ridosso dell’assemblea elettiva che il 24 aprile sarà chiamata a esprimersi per confermare Morzenti o cambiare. E qualche articolo pubblicato con assoluta precisione, ha messo in giro la voce che la Fisi sta per essere commissariata. Una falsità assoluta smentita da Petrucci categoricamente. Non si è mai sentito, tra l’altro, parlare di un commissario che sostituisca il presidente di una Federazione per mancanza di risultati o in assenza di dimissioni anticipate.
Troviamo queste azioni poco corrette, anche per gli atleti che ancora devono scendere in campo per regalare a loro stessi, ma anche all’Italia intera, la gioia di una medaglia. Che finiscano i Giochi, o meglio la stagione e poi via con i "fendenti" politici per dar vita a una gara che già si preannuncia caldissima, simile più a un boarder cross che a uno slalom! (M.D.M.)
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