Gare

Une avalanche rose à Colmar

E dopo gli uomini è stato il turno delle donne, in Colmar per la presa di misure delle tute da gara. Accaldate, pochissimo vestite, a mettere in mostra gambe toniche e tante, tantissime cicatrici. Dalle campionesse del mondo 2013 Tessa Worley e Marion Rolland a Laurie Mougel e Coralie Frasse-Sombet, ben quattro le atlete francesi infortunate nella passata stagione e nessuna di loro ha ancora ripreso gli allenamenti sugli sci. Tessa, operata il 2 gennaio quindici giorni dopo la caduta nello slalom di Courchevel in cui si ruppe il crociato del ginocchio destro, dovrebbe tornare sulla neve ai primi di luglio, “ma potrebbe anche essere più tardi se per allora non mi sentirò perfettamente pronta muscolarmente. Inutile andare a sciare non al 100% della forma, finora la rieducazione è andata bene, non ho avuto complicazioni, ma riprendere il tono muscolare di prima non è stato facile”. Più problematica la situazione di Marion Rolland, oro a sorpresa nella discesa dei Mondiali 2013, che dopo l’infortunio (ginocchio sinistro) nell’agosto dell’anno scorso ha sempre avuto dolore e che ancora non ha programmato il ritorno sugli sci. Tutto ok invece per Mougel, che ad aprile ha già sciato in campo libero, e Frasse-Sombet, che rimetterà gli sci nei prossimi giorni. L’ultima stagione è stata indubbiamente difficile per la squadra francese, che dopo aver perso le sue due punte ha faticato non poco a ritrovare morale e risultati. In gigante, Anemone Marmottan (assente a Monza perché punta da un’ape che le ha fatto gonfiare il viso obbligandola al forfait) ha raccolto ottimi piazzamenti finendo al numero 6 della WCSL, a pari merito proprio con la Worley, che al momento risulta numero 16 ma verrà reintegrata fra le top 7 in virtù dello status da infortunata. In slalom si è ben comportata invece Nastasia Noens, la più ammirata nella sfilata alla sede della Colmar, solare e ottimista per il futuro. “Sono felice perché fra le novità per la prossima stagione c’è l’arrivo nel nostro gruppo di lavoro di Veronica Zuzulova (che per infortunio ha saltato tutta la passata stagione, ndr) e di suo marito Romain Velez, già mio preparatore atletico in passato. In slalom sarà un ottimo punto di riferimento”. 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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