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Tutti in piedi, c’è da applaudire la vittoria di Flora Tabanelli nel Big air di Kreischberg

E’ scattata l’ora di Flora Tabanelli che riporta l’Italia sul gradino più alto del podio di Coppa del Mondo nella prova di Freeski Big Air di Kreischberg: è il primo successo della carriera nel massimo circuito per la diciassettenne emiliana, il secondo per l’Italia dopo l’unico precedente di Silvia Bertagna a Mönchengladbach nel dicembre 2016.

Quarta gara stagionale e quarta presenza sul podio per l’emiliana dell’Esercito: seconda a Chur, terza a Pechino, seconda sei giorni fa a Klagenfurt ed infine prima: un trionfo che la proietta ancor più in vetta alla classifica di specialità e al primo posto anche della graduatoria complessiva Park&Pipe.

La finale di Flora Tabanelli si è aperta subito al meglio: 93,25 punti nella prima run per piazzare già un punteggio significativo, corroborato nella terza manche dall’82,25 che ha concretizzato il primo successo in Coppa del Mondo di Flora, già capace di salire sul trono iridato juniores e su quello olimpico giovanile.
Il totatle di 175,50 punti è la sottolineatura alla vittoria di Tabanelli che precede la finlandese Anni Karava (173,50) e l’austriaca Lara Wolf (173,25); resta ai piedi del podio la cinese Mingting Liu (171,25) e la svizzera Sarah Höfflin (164,25).

“Difficle descrivere le mie emozioni in questo momento – sono state le prime parole di Flora Tabanelli – Aspettavo questo risultato da tanto tempo e sono così contenta di averlo ottenuto in una serata così speciale, anche per come hanno sciato le mie avversarie. Inizio a sentire un po’ di pressione, ma sono contenta: devo continuare a gareggiare in questa direzione”.

Dopo quattro prove di Big Air, la classifica di specialità vede Flora al comando con 320 punti davanti a Liu (216) e all’elvetica Mathilde Gremaud (202). Sono invece 330 i punti raccolti complessivamente in stagione da Tabanelli che guida anche la classifica generale davanti all’altr cinese Gu (300), specialista dell’Half Pipe e a Gremaud (282)

Sesto posto invece per il fratello Miro: dopo una prima run non convincente, il maggiore di famiglia migliora progressivamente fino all’84,75 della terza prova ed il bottino finale di 152,25 vale un sesto posto nella finale dominata dal neozelandese Luca Harrington che con due run da oltre 90 punti (187,75 il totale) conferma nel giro di sei giorni il successo di Klagenfurt. Con lui sul podio salfono il padrone di casa Matej Svancer (178,75) ed il norvegese Leo Landrø (178,50).

Nella classsifica di specialità Harrington vola a quota 250 al pari di Svancer, con Tabanelli quarto (156 punti) preceduto anche dal norvegese Tormod Frostad (212).
Da martedì 14 gennaio si torna in pista nella svizzera Laax con una tappa a base di SlopeStyle.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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