Si possono recuperare 95/100 e 1″22 a Petra Vlhova che nel secondo gigante di Tremblant ha chiuso la prima manche (disegnata dal suo coach Mauro Pini) in testa, davanti a Mikaela Shiffrin (+0,05) e a Lara Gut-Behrami (+0,29)?
Difficile, molto difficile ma non impossibile perché su questa pista, apparentemente facile, si nascondono un sacco di insidie. Se il trio di testa è stato pressoché perfetto, Marta Bassino e Federica Brignone hanno commesso praticamente lo stesso errore di interpretazione su un dosso sul ripido.
Tanto rammarico soprattutto per Marta che dalla partenza fino al secondo settore ha disegnato un capolavoro tecnico sciupando tutto subito dopo fino al traguardo. Più grave l’errore di Federica che ha rallentato troppo la sua azione poco prima del piano, ma è ancora lì, al sesto posto, dietro a Marta e a Zrinka Ljutic (+1″01), solo perché nel tratto conclusivo è riuscita a recuperare tre decimi rispetto alla compagna di squadra.
Settime a pari merito ci sono le due norvegesi Mina Fuerst Holtmann e Thea Louise Stjernesund a 6/100 da Federica, mentre Sara Hector è nona a + 1″38, davanti alla nostra Sofia Goggia, decima a +1″40. Si qualificano anche Roberta Melesi, 21esima al traguardo a +2″09 ed Elisa Platino 27esima che perde 2″56, mentre sono fuori Asja Zenere, Beatrice Sola e Laura Pirovano. Così come Lara Colturi sui tempi di ieri
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