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Tocca al gigante maschile. Per gli Azzurri difficile ma non impossibile!

Tocca al gigante maschile. Per gli Azzurri difficile ma non impossibile!
Domani, venerdì 17 febbraio andrà in scena la penultima gara maschile dei Campionati Mondiali di Courchevel-Meribel, il gigante. Ecco i quattro atleti che l’Italia schiererà al via:

Luca De Aliprandini, classe 1990, trentino delle Fiamme Gialle, indosserà il pettorale numero 11. Per Luca si tratta della terza partecipazione iridata: la prima fu ad Aare, nel 2019, quando si classificò 20/o nel gigante, quindi il Mondiale di Cortina, quando vinse l’argento nel gigante. Quest’anno arriva a Courchevel con una forma meno avvincente di due anni fa, ma bisogna sempre crederci, perché il colpo, magari un po’ nascosto, da uno come lui ce lo possiamo sempre attendere. Certo, la concorrenza è spietata. bastab dare un’occhiata all’ordine di partenza. Nell’ordine, Marco Odermatt, Henrik Kristoffersen, Marco Schwarz, Loic Meillard, Manuel Feller, Alexis Pinturault e Zan Kranjec. Uno più bravo e forte dell’altro. Lui la vede così:  “Penso di aver iniziato il Mondiale col piede giusto, in vista del gigante di domani. Nonostante venga da un periodo abbastanza difficile, ci siamo allenati bene e anche in questa gara ho avuto sensazioni positive nel confronto con gli altri, quindi sono fiducioso. Gara di un giorno, pista nuova per tutti. Sarà una gara dura per chiunque, con una pista preparata molto bene, davvero tosta, ci proverò e vedremo come andrà”.

La seconda carta Azzurra da giocare è sicuramente Filippo Della Vite,  21 anni, bergamasco di Ponteranica, difende i colori delle Fiamme oro. Ha debuttato ai Mondiali proprio quest’anno con l’ottavo posto nel parallelo a squadre e il 16/o nell’individuale. “Il Parallelo mi ha introdotto in questo bellissimo evento. Ho rotto il ghiaccio col parallelo che mi ha comunque dato delle risposte positive.”. Quest’anno ha ottenuto quattro risultati in Coppa: 11°, 12°, 13° e 17°.

Il più esperto è Giovanni Borsotti, 32 anni per il carabiniere di Bardonecchia, che è alla quarta presenza ad un Mondiale.Esordì nel 2011, a Garmisch, con il 28/o posto nel gigante. A Vail 2015 fu 24 nella stessa disciplina. A Cortina, due anni fa, non si qualificò nel parallelo individuale, fu ottavo in quello a squadre ed uscì nella seconda manche del gigante.

Alex Vinatzer, classe 1999, di Selva di Val Gardena, difende i colori delle Fiamme Gialle. E’ al terzo mondiale della sua carriera: debuttò vincendo la medaglia di bronzo nel parallelo a squadre di Are 2019, mentre nella stessa edizione fu 19/o in slalom. Quarto posto, sempre in slalom, nella rassegna cortinese, mentre quest’anno si è classificato ottavo nel parallelo a squadre e 13/o in quello individuale. Cosa possiamo attenderci da lui? Che si diverta e che riesca a esprimere una bella sciata. Non è questa la gara dove può ambire a vincere una medaglia. poi siamo a un Mondiale dove ci sono sempre meno certezze rispetto alla Coppa del Mondo.

A domani, con la prima manche alle ore 10:00 e la seconda alle 13.30. Tocca al gigante maschile

L’Ordine di partenza

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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