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The Snow Queen è ancora Petra Vlhova

The Snow Queen è ancora una volta Petra Vlhova che si aggiudica, come l’anno scorso, trono, corona e mantello. Ma che paura! Perché quel mezzo secondo di vantaggio che aveva all’ultimo intermedio si è tramutato in soli 5/100 di vantaggio sull’austriaca Liensberger.

Davvero incredibile il recupero che ha saputo fare nel tratto conclusivo Katharina che stava perdendo addirittura il podio con 37/100 di ritardo sulla Gisin all’ultimo intermedio. Poi ha tirato una riga dritta recuperando sull’elvetica. E ha rischiato di vincere, perché in quel tratto petra ha commesso l’unico errore di giornata.

Michelle Gisin, colei che non conosce la parola freno, si ritrova ancora sul podio. E ora comincia a far paura a tutte quelle che pensano alla generale. La sua seconda manche non è stata bella come quella d’apertura ma ha una forza dentro che le permette di non mollare mai e di uscire sempre dagli errori senza perdere troppo. Un terzo posto importantissimo

Mikaela Shiffrin ha sciato come nella prima manche. Precisissima ma priva di quell’intensità con la quale ha sempre vinto tutto. Arriverà, deve solo avere un pochino più di pazienza. il fatto è che sia Gisin che Liensberger stanno crescendo molto. Un quarto posto che non deve buttare via.

Passo indietro per Irene Curtoni che non è riuscita a risolvere la questione ritmo su una pista dove proprio questo aspetto è risultato fondamentale. Col penultimo tempo di manche ha perduto 6 posizioni, chiudendo quindi, il 16esima piazza,

Non è riuscita Marta Rossetti a ripetere l’exploit di Semmering. Già 19esima dopo la prima manche, non è mai riuscita a trovare il giusto ritmo, dopo la parte iniziale. Pur senza aver commesso gravi errori ha concluso con un tempo davvero alto. Uno dei peggiori tempi per lei che alla fine ha concluso al 22esimo posto.

Appena dietro di lei Martina Peterlini. Non è riuscita, la trentina, a fare miracoli, ma forse nessuno li pretendeva. Quando non riesci a sciare per colpa del mal di schiena, tutto quello che arriva dev’essere considerato come un buon presupposto per quando le cose miglioreranno. 29esima a metà gara, ha con concluso appena alle spalle di Marta, in 24esima piazza.

La super manche questa volta è dell’esperta francese Nastasia Noens che col best time ha recuperato 14 posizioni, finendo 13esima.

Infine un applauso al tecnico italiano Luca Agazzi che inizia a divertirsi con due atlete che vanno sempre meglio. Erin Melzynski ha realizzato una manche di grande spessore tecnico. Il secondo migliore di questo turno che l’ha portata dall’11esimo0 posto addirittura al quinto, davanti a Holdener e Lysdahl.

Sta tenendo abbastanza anche la St. Germain, anche se a Zagabria non ha brillato più di tanto. Molto meglio l’americana Paula Moltzan che col 42 si è piazzata nei pressi della top ten (14°).

In classifica generale Vlhova consolida la vetta con 615 punti davanti a Gisin con 487 e Shiffrin con 385, Brignone è quinta con 323 a pari merito con Bassino e Goggia settima con 302. Il prossimo fine settimana prevede una discesa e un supergigante a St. Anton.

Il prossimo appuntamento per le slalomiste è per il 12 gennaio a Flachau  the snow queen è

 

La Classifica 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).