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Succede di tutto a Cortina: vento, cadute, soste e Mowinckel che toglie la vittoria a Sofia

Ragnhild Mowinckel vince la seconda discesa di Cortina. Detta così, sembrerebbe un classico risultato di una discesa femminile, ma per come si è configurato il risultato non è stato proprio tutto così normale. Sofia Goggia stava per assaporare la sua 25esima vittoria, quando la giuria è costretta a fermare la gara dopo il pettorale 17 di Lisa Ager, per un aumento sensibile del vento che già aveva iniziato a soffiare fin dalle prime ore del mattino.

Una sosta di 45 minuti di una gara già più volte fermata a causa, come ieri, di alcune cadute. Brutta quella dell’americana Isabelle Wright uscita in quel passaggio del Delta che si è rivelato sempre ostico. Per Isabelle c’è voluto l’elicottero anche se arrivano notizi non così drammatiche sul suo stato di salute. Fuori anche Kira Weidle, Christina Ager e Joana Haehlen che lamenta un dolore al ginocchio.

La bella prove di Goggia sembrava proprio aver blindato la vittoria. Una discesa tutta cuore e potenza, basata dalla affidandosi alla grinta e a quel qualcosa che soltanto lei ha! Ha cercato in ogni passaggio la massima velocità a discapito delle linee teoricamente più convenienti e di uno stile tecnicamente composto. È arrivata un po’ larga sul Delta ma poi è riuscita a prendere una velocità notevole avvantaggiandosi sul tempo della francese Laura Gauche di 15 centesimi, che era seduta sulla poltroncina leader fino a quel momento, con Stephanie Venier seconda a 12/100 a pari merito con Lara Gut.

Poi la sosta e con la ripresa della gara la pista, nei tratti meno tecnici diventa più veloce. Mowinckel disegna la gara perfetta, la migliore di una stagione fino a oggi ben al di sotto delle sue aspettative. Il vantaggio di 44 centesimi e sicuramente figlia di una neve diversa rispetto a quella prima della sosta. La prova la dà l’americana Jacqueline Wiles che col 26 si piazza al secondo posto a 35/100 dalla vittoria, 9 centesimi prima di Sofia. Che non la prende proprio bene! Ma lo sci è sport outdoor e queste cose possono accadere.

Brava Marta Bassino che copre la prima metà col tempo da podio, poi, come ieri, paga nella seconda e conclude al nono posto. Aveva sciato benissimo anche Federica Brignone e il suo ritardo elevato, +1″04, maturato  nell’ultimo tratto, non è facile da spiegare.

Laura Pirovano conclude al 14esimo posto mentre cresce di gara in gara Teresa Runggaldier, oggi 20esima, suo migliore risultato in carriera. Nadia Delago è invece 22esima

È andata così, alla fine Sofia Goggia si avvantaggia ancora di piò nei confronti delle dirette avversarie per la conquista della Coppa di discesa: 89 punti su Venier, 141 su Gut.Behrami, 193 su Cornelia Hütter

La classifica della discesa

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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