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Strepitosa impresa di Stefano Gross che torna sul podio

La vittoria dello slalom della Val d’Isère non sfugge ad Alexis Pinturault, ma per noi oggi è il gran giorno di Stefano Gross che compie una strepitosa impresa e torna sul podio. L’Azzurro è terzo alle spalle anche dello svedese Andree Myhrer che con un miracolo tecnico nelle ultime porte riesce a fare velocità e ad anticiparlo di 3 centesimi.

Ma noi festeggiamo il ritorno tra i grandi di Stefano Gross che pur perdendo 1″67 dal best time di Kristoffersen, ha messo in pista un’azione sempre continua e decisa, nonostante i segni che hanno solcato il tracciato dopo le prime discese. Già nono dopo la prima manche non si è accontentato di un piazzamento e si è gettato nella lotta con una forza tecnica ma anche mentale non comune.

La vittoria di Alexis Pinturault è stata netta e senza discussioni. 1″44 il vantaggio su Myhrer, 1″47 su Sabo.

Che Henrik Kristoffersen potesse rifarsi nella seconda manche era scritto, ma che dalla 27esima posizione potesse concludere al quarto posto non era così scontato. Una furia divina. Un ritmo infuocato soprattutto nelle strette maglie del tratto centrale, dove era alto il rischio di addormentarsi per non rischiare di uscire.

Invece il fenomeno norvegese è riuscito a collegare perfettamente ogni curva mantenendo alta la velocità, senza rinunciare a fare ricorso a una incredibile dose di equilibrismo. Vederlo sciare vale il costo del biglietto. Una vittoria mancata per colpa di quell’errore drammatico commesso nella prima manche che lo aveva allontanato da Pinturault di 2″87.

Il francese però è riuscito a tenere i nervi ben saldi e a coprire la seconda manche con intelligenza tattica e una tecnica superiore. Mai una indecisione, sempre all’attacco nonostante il netto vantaggio che poteva indurlo a correre un po’ in difesa. Fuori invece Ramon Zenhaeusern mentre il primo austriaco è Michale Matt, quinto, appena davanti allo svedese Kristofer Jakobsen, pettorale 31.

L’americano Luke Winters, incredibilmente secondo dopo la prima manche, non è riuscito a rimanere sulla terra e nella seconda ne ha combinate di tutti i colori, finendo al 19esimo posto.

@pentaphoto

Undicesimo a metà gara, Manfred Moelgg, 14esimo, non è riuscito a sciare bene nella seconda. Con un’azione un po’ troppo scattosa non è riuscito ad assecondare i segni del tracciato ed è scivolato nella parte centrale della classifica. Giuliano Razzoli, 26esimo, ottimo nella prima man che con 15esimo miglior tempo, non è riuscito a ripetersi nella seconda che ha affrontato al rallentatore. Ha sciato proprio col freno a mano tirato. Come se fosse interessato solo a tagliare il traguardo. Come se non avesse motivazioni, perché sciare così lo abbiamo visto davvero poche volte. L’importante è archiviare l’episodio e trovare la mentalità vincente che ha sempre avuto.
Meglio di lui ha fatto Riccardo Tonetti, 23esimo, che piano piano comincia a guadagnare punti classifica

Pazienza, a noi rimane la strepitosa impresa di Stefano Gross che fa bene al morale all’intero movimento Azzurro al maschile

 

 


About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).