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Stefano Gross si ritira. Il fassano saluta il Circo Bianco con 1 vittoria e 12 podi

Stefano Gross ha deciso di porre fine alla propria carriera agonistica, cominciata – in Coppa del mondo – il 22 dicembre del 2008, nello slalom dell’Alta Badia. Tra quel giorno e oggi ci sono 12 podi, tra cui la splendida vittoria ad Adelboden del gennaio 2015. Per 165 volte è stato al cancelletto di una gara di Coppa del mondo, per 9 volte a quello di un Mondiale e per 3 volte a quello di un’Olimpiade. Un atleta che ha fatto del talento e del grande lavoro la cifra dei suoi successi.

Non è un addio facile quello di Gross: “Sono parecchio deluso e dispiaciuto per come è andata la stagione – ha detto il 38enne fassano della Guardia di Finanza -. Mi aspettavo un trattamento diverso in squadra, dopo tanti anni, e non mi divertivo più. Tutto ciò mi ha fatto prendere la decisione di farmi da parte e di chiudere la carriera”.

Per l’amore che ho per questo sport, ne avrei fatte ancora cinque di stagioni – ha proseguito Gross -, ma per lavorare bene bisogna avere degli stimoli che non c’erano più”.

L’avere iniziato dal basso per arrivare fino in cima, con 12 podi e una vittoria in Coppa, è quello che mi porto dietro di questo lungo viaggio. Ricordo il giorno del mio debutto in Coppa, nello slalom dell’Alta Badia. Arrivavo dalla Coppa Europa, ero veloce anche in quella giornata, poi sono uscito nella prima manche. Ma è una giornata che ricordo con piacere perché per la prima volta entravo a far parte dei ‘grandi’”.

Ho vissuto la maggior parte della mia carriera in una squadra di grandi campioni – ha proseguito -. Moelgg, Thaler, Deville, Razzoli… Avevo il piacere di partire da casa e di andare a gareggiare per il mondo. Forse è questione di generazione, ma allora tutti la pensavano come me, ci si trainava l’uno con l’altro. Arrivavano i risultati e c’era entusiasmo fra gli allenatori. La stessa cosa che vedo ora in squadre come la Norvegia e la Svizzera”.

Per pensare al futuro è ancora presto – continua Gross -. Farò le mie valutazioni e sono aperto ad ascoltare chi abbia qualcosa di interessante da propormi”.

Ho voluto salutare la squadra – ha concluso il fassano -. Un ringraziamento a tutti per il lavoro che è stato fatto negli anni mi sembrava doveroso. Abbiamo passato momenti belli nel tempo. Forse quest’anno non ci siamo molto capiti. Ringrazio la Federazione, la Guardia di Finanza e i miei sponsor che mi hanno permesso di inseguire il mio sogno di atleta”.

Il Presidente FISI, Flavio Roda ha voluto ringraziare Gross, per la sua lunga e importante carriera.

Non possiamo che ringraziare Stefano – ha detto Roda – perché è stato uno degli slalomisti migliori della sua generazione e non solo. E’ stato e rimane un esempio anche per i più giovani, che dovrebbero avere ben presente che solo con tanto lavoro si riesce a raggiungere il risultato. A Stefano faccio i migliori auguri per un futuro vincente, almeno quanto lo è stata la prima fase della sua vita sulle piste”.
by fisi.org

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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