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Stefano Gross: prima o poi batterà Hirscher

C’erano anche papà Gino e mamma Monica in mezzo ai 40000 tifosi accorsi sulla pista Planai. I genitori di Stefano Gross hanno visto il proprio figlio sfiorare la prima vittoria in carriera, invece si devono "accontentare" del secondo podio della stagione nella gara più attesa. "Ho un sogno sin da bambino che è quello di vincere una gara di Coppa del mondo e ci sono arrivato davvero vicino – spiega il trentino -. Hirscher ha meritato di vincere, ma credo che non sia impossibile batterlo, prima o poi ce la farò. L’importante è che ancora uan volta ci siamo dimostrati una squadra…fortissimi! Andiamo sul podio spesso e volentieri, è la dimostrazione di un gruppo fortissimo. L’anno prossimo su questa pista si svolgeranno i Mondiali, sarà difficile qualificarsi perchè siamo in cinque per quattro posti, ma ci penseremo l’anno prossimo. L’importante è finire bene le ultime tre gare e portarmi il più possibile davanti nelle liste di partenza". Giuliano Razzoli ha conquistato un altro piazzamento fra i quindici che non rende merito alle sue capacità. "Se metto insieme la prima parte della prima manche e la seconda della seconda parte farei un bel risultato, purtroppo bisogna andare forte per due manches intere – ha spiegato l’olimpionico -. Mi sento sempre meglio ma manca ancora un pochino per essere al top, punto entro breve tempo a trovare la continuità dei bei tempi, faccio i complimenti a Stefano, se lo merita". Cristian Deville è dispiaciuto dopo l’uscita nella prima parte: "E’ un peccato perché la forma e il feeling erano ottimi ed ero arrivato in vantaggio al secondo intermedio. Non ho nemmeno capito bene cosa sia successo in quel punto: ho perso per un attimo l’appoggio della punta degli sci e mi sono trovato troppo largo. Non mi metto a piangere, tornerò a casa a festeggiare la vittoria di Kitz, però è chiaro che un po’ mi rode questa uscita, sia perché con un pubblico così è bello disputare due manche potendo anche giocarsi qualcosa di importante, sia perché quando la forma c’è va sfruttata. Ci riproverò a Bansko, fra tre settimane".

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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