Il 25enne fassano Stefano Gross deve tremare fino all’ultimo per conquistare il primo podio della carriera. "Sono sicuro di non aver inforcato – ha detto Gross, nell’attesa del verdetto che la giuria emetterà su un fantomatico suo errore – io sono corretto e se sento di aver inforcato mi fermo". Ed ha ragione il ladino. Dopo pochi minuti lo speaker di Adelboden annuncia finalmente l’ufficialità: primo podio in carriera per Stefano Gross. E parte l’urlo liberatorio. "Ancora non riesco a crederci – dice Sabo, come è soprannominato in squadra – e mi dispiace davvero tanto per Deville: oggi non l’avrei battuto di certo. Ma fa parte del giorco, uno esce e l’altro sale sul podio, certo sarebbe stato meglio esserci tutti e due".
Single, 25 anni, figlio di un carpentiere di Pozza di Fassa, Stefano Gross arriva al podio dopo mille sacrifici. "Dedico questo risultato alla mia famiglia che si è davvero fatta in quattro per permettermi di fare la carriera di sciatore. A scuola ero piuttosto asino e ho mollato l’Istituto d’arte che frequentavo a Pozza dopo tre anni per entrare in Finanza e dedicarmi solo allo sci. Oggi arriva la ricompensa per tutto il lavoro fatto in tanti anni. Una dedica va a tutto lo staff tecnico della Nazionale e in particolare allo ski-man Giuseppe Bianchini che fa un lavoro eccezionale".
Cristian Deville: "Stavolta è andata male, peccato perchè avrei potuto raggiungere un altro bel risultato. Probabilmente ho voluto strafare, la visibilità era pessima e avrei dovuto controllare maggiormente la situazione ancizchè spingere. Ho commesso un paio di errori nella seconda manche, ho buttato via una grande opportunità. Mettiamo nel dimenticatoio questa gara e pensiamo al prossimo appuntamento di Wengen".
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