Gare

St. Moritz, Sofia Goggia è un boeing, ma Lara Gut-Behrami è un jet

St. Moritz, Sofia Goggia è un boeing, ma Lara Gut-Behrami è un jet. L’elvetica questa volta ha la meglio sull’Azzurra in una gara dove le due velociste hanno creato una differenza netta rispetto a tutte le altre, visto che terza è Mikaela Shiffrin ma distante di 1″18.
Analizzare dove Sofia Goggia sia stata meno veloce di Lara Gut-Behrami per 18 centesimi è un esercizio complicato. Anche perché la visibilità non è stata identica per tutte nei diversi punti della Corviglia.

LA GARA DI LARA GUT-BEHRAMI (Eurosport)

Indubbiamente nei primissimi metri, quando l’elvetica aveva 14 centesimi di vantaggio, poi aumentati fino a 32/100 al secondo intermedio. Poi sono scesi a 16 infine 18. Ma è stato un testa a testa favoloso. Più precisa Lara, più istintiva Sofia, ma qui non diciamo nulla di nuovo.

Quando sta bene (influenzata a Lake Louise) in superG pare proprio che Lara Gut-Behrami sia assolutamente imbattibile. Scia troppo bene e solo l’Azzurra è capace di creare una simile velocità. Nel tratto iniziale è riuscita a rimanere giù senza creare attriti e disegnando linee impossibili. Miki Shiffrin ci ha provato ma non ha quella sensibilità a certe andature.

LA GARA DI SOFIA GOGGIA

La migliore a parte le prime due che viaggiano oggi su un altro pianeta. Una bella rivincita dopo le prove di Lake Louise da dimenticare. Un terzo posto fuori discussione, perché la norvegese Ragnhil Mowinckel  è quarta a + 1″45 e l’austriaca Ariane Raedler, sorprendentemente quinta paga 1″74. 13 centesimi più veloce della nostra Elena Curtoni ottima sesta a +1″87. Tra le e Federica Brignone si è infilata Wendy Holdener, oggi efficace anche in velocità. Mentre si rivede una veloce Marta Bassino, che con una prova diligente e senza errori particolari ha concluso al nono posto a +2″01.

Dunque il bottino azzurro non è niente male anche oggi, considerando che ne abbiamo quattro nelle prime nove.

Per quel che vale in questa fase iniziale della stagione, Sofia è al comando della classifica di specialità con 180 punti, a pari merito con Lara avendo entrambe una vittoria e un secondo posto a testa. Nella generale la bergamasca sale in seconda posizione con 395 punti, contro i 465 di Miki Shiffrin.

Non si può non notare ‘assenza di Petra Vlhova, ma la strategia è questa, mettere a punto slalom e gigante e vedere come si mettono le cose prima di sprecare forze nelle gare veloci. Probabilmente si punta di più alle Olimpiadi che alla Coppa.NSt. Moritz Sofia Goggia

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).