Sölden: Shiffrin parte alla grande, Brignone (3a) insegue a 4 decimi. L’esito della prima manche dell’opening di Sölden conferma le impressioni dei giorni scorsi: Mikaela Shiffrin sta sciando già molto bene. In effetti è dell’americana il “primo tempo” del Rettenbach anche se non si tratta di un dominio assoluto. La neozelandese Alice Robinson, che aveva 3 decimi di margine a metà muro sull’americana, è seconda a 22/100 e la nostra Federica Brignone terza a 4 decimi netti.
L’Azzurra non si è risparmiata per niente prendendosi tutti i rischi del caso. Uno di questi la stava quasi per disarcionare ma il recupero sul muro è stato esemplare. Quando riesci a tirarti su in quel modo senza perdere troppo la linea significa che sei in gran forma, almeno dal punto di vista atletico.
Piò staccata la norvegese Thea Louise Stjernesund che si trova ai piedi del podio virtuale a +0,69, 21/100 più veloce di Marta Bassino che ha condotto una “prima” d’alto livello, e senza particolari errori. Se riuscirà a liberarsi da un atteggiamento forse troppo rispettoso nei confronti della pista potrà andare ancora meglio nella seconda e giocarsela. i decimi da recuperare sono 9.
La vincitrice della scorsa stagione Lara Gut-Behrami purtroppo non ha preso il via. Il fastidio al ginocchio, già lamentato nei giorni scorsi, le ha consigliato di rimanere in hotel. Peccato.
Dopo Marta c’è un’altrta classifica con l’austriaca Stephanie Brunner sesta a +1″37, seguita da Paula Moltzan(7a a +1″48) e da Sara Hector che non è riuscita a interpretare il tracciato: ottava +1″62. nessun’altra è riuscita a fare il tempo su una neve facile che non ha presentato alle atlete particolari difficoltà. Anzi a sentire Brignone. “È la Sölden più facile di sempre”.
Di fatto i distacchi sono notevoli: tra Shiffrin e la decima classificata, la svedese Mina Fuerst Holtmann il gap è di + 1″86 con la croata Zrinka Ljutic nona a +1″85.
Lara Colturi ha mostrato due facce: formidabile fino all’ingresso sul muro (miglior intertempo) ma troppo prudente sul ripido e un po’ fuori tempo fino al traguardo. Totale: +2″57 per la 18esima posizione.
Roberta Melesi ha sciato bene fino a metà muro, poi ha dovuto correggere troppe volte la linea perdendo porta dopo porta fino ad accumulare +4″22. Nessun acuto anche per Elisa Platino già in forte ritardo a metà Rettenbach: +4″19.
Molto bene, invece Asja Zenere che ha pagato troppo solo nella seconda parte del muro con un ritardo di 3″01. Era arrabbiatissima al traguardo, ma forse non ha bene compreso lo stato dell’arte delle colleghe del suo livello. Lamenterà una grande difficoltà a livello visibilità. Se Roberta ed Elisa sono uscite dalle 30, Asja si è qualificata col 22esimo tempo a +3″01.
Non è partita Ilaria Ghisalberti che ha avvertito un risentimento alla spalla destra lussata qualche mese fa. Giorgia Collomb ha rotto il ghiaccio ma si è accontentata di tagliare il traguardo. Non ha mai tirato il freno ma è chiaro che la sua sciata è ancora un po’ acerba, soprattutto per un tracciato del genere: +5″81.
Probabilmente è stata anche lo stato della pista e una fastidiosa pioggerellina a determinare gap così pesanti. Anche Wendy Holdener, partita col 25, ha concluso con un pesante +3″70. Le migliore delle seconde/terze/quarte file sono due americane: Katie Hensien, pettorale 47, 17esimo tempo (+2″50) e Nina O Brien che col 28 ha contenuto il distacco a +2″63.
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