Sofia Goggia: “Sono riuscita a reggere la pressione”.
Le parole di Sofia Goggia al termine della discesa femminile di Courchevel-Méribel che l’ha vista alzare al cielo la terza coppa di cristallo di specialità in carriera:
“Fino a gennaio è stata una stagione straordinaria con quasi cento punti di distacco con due discese in meno. Ieri la pressione era molta con Corinne (Suter ndr) che ha fatto una prova magistrale mentre io invece ero totalmente “svarionata”.
Poi il vento lo sentivo, non ero concentrata saltando due porte e saltando anche dei passaggi. Ieri sera ho trovato l’equilibrio e oggi ho fatto la gara per me. Sono contenta perché è il mio terzo globo in cinque anni, secondo consecutivo.
Ho dato tutto, da Cortina in avanti è stata una sofferenza da sportiva.
È stato difficile rimettermi sugli sci senza fare una preparazione adatta e dovevo sciare con molti km in meno delle altre. Ieri ero distrutta, ma alla fine la pressione è il succo dello sport: c’è chi riesce a reggerla e chi si fa schiacciare da essa.
A volte mi capita di far entrambe e oggi son riuscita a reggerla indipendentemente dalla mia posizione quando ho visto di essere davanti alla Suter.
Prima delle Olimpiadi avevo fatto uno spazio per questa coppa in libreria; a dir la verità ad inizio stagione pensavo anche più in grande, però è andata così ed è già tanto quello che sono riuscita ad ottenere con un ginocchio un po’ malconcio.
Il gigante mi permette di avere una base tecnica solida per avere velocità. Sono un’atleta che non ha bisogno tanto che mi “insegnino” le curve in velocità quanto più come affrontarle perché già di mio creo abbastanza velocità.
Cerco sempre di imparare, ma la mia chiave di volta è nella solidità tecnica che tutto il lavoro in gigante mi ha permesso di esprimermi come inizio stagione. Il Supergigante di domani?
Penso di poterlo fare, valuteremo con i miei allenatori. Tengo le porte aperte ma non garantisco. Ringrazio quelle persone che insieme a me mi hanno aiutato nella costruzione del mio percorso”.
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