Sofia Goggia si riprende il trono, e quella di oggi per la fuoriclasse bergamasca è una vittoria di forza nella seconda discesa della Val d’Isère. Sofi ha risposto così a Corinne Suter che ieri l’aveva anticipato di un niente. È bastato togliere qualche piccola goggiata per fare il miglior tempo.
Non che si sia risparmiata, ma “Goggia coraggio” oggi ha sporcato meno disegnando linee pazzesche, senza mai tirare su il piedino. Cosa che invece oggi qualcuna ha fatto, forse impaurite dei voli capitati ieri.
Qui sono venute fuori le discesiste pure, quelle che la velocità ce l’hanno nel sangue e non si risparmiano mai. Bisognava possedere tutte le qualità tecniche per emergere.
E la classifica parla da sola. Sofia ha affrontate i curvoni veloci con il giusto tempismo, prendendosi solo gli spazi necessari con intelligenza tattica rara.
La differenza si è evidenziata lì, perché nel primo tratto Corinne è stata più veloce di lei, ma rispetto a ieri la campionessa in carica ha voluto ricercare troppo la perfezione del gesto.
Ha fatto venire un colpo alle prime due Breeze Johnson che è transitata al primo vero intermedio con un vantaggio folle: -74/100. Brava lei quando c’è da sfruttare l’autostrada, ma merito evidentemente anche ai suoi Atomic!
Poi nel tratto misto ha sbagliato perdendo tutto il vantaggio. Ma il terzo posto, come ieri, è+ meritatissimo.
Si è dovuto attendere la discesa della norvegese Lie, pettorale trenta che fino a 400 metri dal traguardo si trovava in testa. Il sogno di salire sul podio si è fermato a 6 centesimi da Breezy.
Quindi i valori in campo si sono ripetuti, anche nelle posizioni giù dal podio con l’inserimento della tedesca Kira Weidel che ha chiuso a 59/100 da Sofia, 5 centesimi più veloce di Ramona Siebenhofer, brava a chiudere davanti a Ester Ledecka.
Stava andando come un treno Elena Curtoni e fino a metà pista era lì a lottare per la vittoria con pochi centesimi da recuperare. Poi ha sporcato le linee dimostrando di non avere la reattività ideale per spingere e il suo ritardo è lievitato fino a +1″37.
Poco più veloce di Laura Pirovano che con un è+1″51 dimostra ormai di esserci. Un sedicesimo posto, per la trentina che vale tantissimo per il morale, aspetto con il quale Laura ogni tanto litiga!
Con Federica Brignone rimasta a letto per assorbire le botte di ieri, Marta Bassino ha preferito tenere su il piedino. Meglio non rischiare, tanto non lo ha fatto nemmeno Petra Vlhova.
Sofia ha dovuto trattenere il respiro fino alla discesa di Michelle Gisin che aveva quasi un secondo di vantaggio su di lei. Poi ma mano il divario si è colmato fino a sparire. Stessa cosa capitata con la discesa di Ilka Stuhec, quasi imbattibile nei tratti di pura scorrevolezza, ma comunque in crescita anche nelle curve: settimo posto a pari merito con Ledecka.