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Sofia Goggia: “Ho ripreso da dove avevo lasciato!”

“Quando si suol dire… riprendiamo da dove abbiamo lasciato” sono state le parole di Sofia Goggia a fine gara, il gigannte di Kranjska Gora. “Sono davvero contenta del risultato, mi resta solo un po’ di rammarico per la prima manche, se avessi sciato sciolta come nei giorni scorsi in allenamento avrei potuto avere meno distacco al traguardo.

Nella seconda sono scesa più libera e a parte l’inspiegabile impuntata alla quartultima porta sono davvero contenta. Avrei firmato anche di questo risultato. Nei giorni scorsi ci siamo allenati sul Monte Zoncolan con le svedesi e vedevo che ero leggermente dietro alla Hector e sapevo di sciare forte. Ho talmente tanto lavoro da fare anche a livello di set up a livello di gigante che prendo quello che viene, gara per gara, restando concentrata, senza pensare a cose troppe in là.

Voglio ringraziare il mio allenatore Luca Agazzi con cui ho intrapreso un percorso importante sotto la supervisione del dt Gianluca Rulfi. Dopo la prima manche ci siamo detti di essere grati e felici per quello che possiamo fare dopo l’infortunio. Nella risalita prima della seconda manche mi ha detto “Siamo come al Palio di Siena, cavallo di rincorsa”. Ed allora che Palio di Siena sia, ho detto a me stessa

Lara Della Mea:Sono contenta, l’ultimo periodo non è stato facile perchè ho avuto qualche problema di salute. Va bene così, ora vediamo domani in slalom”.

Asja Zenere:Dopo la prima manche mi sono un po’ schiarita le idee; nella seconda mi sono sentita molto meglio ma questa pista purtroppo non è nelle mie corde ma cerco di farmela andare bene, ma non sono troppo contenta”.

Roberta Melesi:Ultimamente in gigante ho poca fiducia: non sono contenta, credo di poter dare molto di più ed allora provo a partire da qui per portare anche in gara quello che mi riesce in allenamento. Ho voglia di mettere gli sci veloci a St. Anton, su una pista che mi piace”.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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