Si sdraia sfinito sulla neve, la mangia, la coccola… uno sfogo che covava dentro da un sacco di tempo: Manfred Moelgg è tornato sul podio con uno splendido secondo posto, dimostrando una intelligenza tecnico-tattica sublime. Certo, siamo ancora lontani dalla classe infinita di Ted Ligety che gli ha dato ben 2 secondi e 75 centesimi, ma qui stiamo parlando di un altro pianeta. Quel pianeta che non ha voluto ospitare il francese Fanara, primo nella seconda manche, ma disperso nella seconda (quarto alla fine). Ne ha approfittato Marcel Hirscher ottimo terzo: ha affrontato la seconda più con la forza che con la tecnica ma ha ottenuto il massimo del risultato, lottando con tutta la sua fisicità. Buon segno per lui e per i suoi sogni di Coppa bis. Sentirà il fiato sul collo da parte di Ted Ligety, oggi davvero impresisonante. Come se quella poca visibilità fosse sole pieno. Come se quella fastidiosa nevicata ghiacciata lo spronasse a dare sempre di più. Come se quelle sciancrature modificate e inizialmente da lui molto criticate, conferissero ancor più forza alla sua sciata divina. Applausi e giù il cappello per lui e per il nostro Manni, che coglie un secondo posto da favola. Ravetto sarà contento anche per l’undicesimo posto di Florian Eisath, preciso ma forse troppo lento e prudente sul muro, comunque una prova diligente e intelligente che lo ha portato a conquistare una posizione di eccellenza. Poi, diciottesima piazza di Roberto Nani che purtroppo ha perduto la linea sl muro dopo una prima parte ricca di decisione e dinamicità che l’aveva portato nettamente in testa all’intermedio. Stava sciando bene anche Davide Simoncelli ma una micro scalfittura della pista l’ha fatto capitombolare fuori dal tracciato. Peccato, ma il ragazzo sembra ci sia… Ricordiamo che nella prima manche era uscito Max Blardone, arrivato in ritardo su una lunga.
Brutto tempo ma bellissimo spettacolo tecnico. Quando in pista c’è Ligety accade sempre così. Ed ora che Manfred Moelgg è tornato…
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