Dopo i primi 30 – Più o meno la stessa prima manche delle donne di ieri solo che Gut si chiama Ted Ligety che si ritrova al comando con 9 decimi di vantaggio sul francese Pinturault e 98/100 su Hirscher. Poi il baratro: Sandel (FIN) a +1"71, Benni Raich a + 1"85,, Schoerghofer a +2"07, Neureuther a +2"10 e Mathis a +2"43. I nostri non hanno lasciato alcun segno se non quello del ritardo: Blardone è 19esimo, Eisath 21esimo, Moelgg 23esimo, ma che distacchi!. SuperMax ha tagliato il traguardo a 2"96, Florian a +3"33 e Manni a 3"45. Davide Simoncelli si è invece arreso dopo il primo intermedio (+54/100) ed è andato dritto per la tangente poco prima del muro. La pista si è rovinata quasi subito e i pettorali dal 20 in poi hanno tagliato il traguardo 4 porte dopo Ligety. Il divario tecnico è evidente, ma almeno due porte, in condizioni di neve normali, non ci sarebbero state. i 4 secondi che si è beccato Roberto Nani, sfortunatissimo 31esimo, sono scaturiti da una serie infinita di errori, eppure, rispetto ai compagni di squadra, non ha subito il tracciato, ma lo ha aggredito. Certo, troppo e senza la speranza di tenere una linea decente, ma quello è l’atteggiamento da assumere, ovvero, attivo e non passivo. Luca De Aliprandini gli è finito alle spalle a +4"31. Entrambi sono fuori dai top 30.
Davvero niente male, invece, la performance di Bode Miller tornato in pista a farci divertire. L’americano è tredicesimo a 2"81. Per la cronaca: è sceso anche Deville ed ha chiuso a + 5"39
La pista è stata decapitata di 10 porte, quelle in alto, causa vento
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