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Soelden 1a manche: la Brignone vola

Siamo solo a metà gara, ma dlalle prime 50 porte della stagione, è davvero sembrata di un altro pianeta. Non si chiama  Rebensburg, non si chiama Worley e nemmeno Riesch. Ha la tuta bianca e un modo di sciare non omologao. Federica Brignone sembra pronta per quel salto di qualità necessario per recitare un ruolo di protagonista assoluta. Mai appiccicata ai pali e la capacità di sfruttare la sciancratura degli sci come forse nessun’altra fa. E’ anche molto forte, ma riesce a spalmare il gesto tecnico lungo tutta la curva creando un’armonia. L’opposto del furetto Worley, che ha aggaciato un palo perdendo il bastoncino e un sacco di tempo. Non male Viktoria Rebensburg che ha recuperato oltre mezzo secondo su Fede nel pianone finale, concludendo comunque alle spalle anche di Elisabeth Goergl, splendida sul muro centrale, ripidissimo e complicato. Brignone ha concluso la prima prov con 44 centesimi di vamtaggio sulla Goergl. Il distacco poteva essere più ampio se all’ingresso del piano finale non fosse stata costretta a rifugiarsi in una grattatina per recuperare una line che stava diventando troppo lunga. Terza la rebensbuurg 

Tra le contendenti probabili della Sfera di Cristallo l’ha spuntata Lindsey Vonn, quarta a 82 centesimi da Federica, mentre Maria RIesch deve ancora ricordarsi come si fa a sciare (1 e 97 dalla Brignone), gara fotocopiata da Tina Maze. La vincitrice della Coppa 2010/11 ha patito questa estate un problema alla caviglia. Sarà colpa di qualche residuo?
Le altre azzurre non si sono ben difese ma ci sono attenuanti generiche: Denise Karbon a soli 2 centesimi da Fede dopo i primi 22 secondi, ha aggaciato la porta all’ingresso del muro con un braccio, come è accaduto alla Worley che però è riuscita a stare in piedi scatenandosi poi fino al traguardo con un insperato quinto posto. Per Denise invece è stato impossibile recuperare la linea e a evitare di girarsi su se stessa. Quello che si è intravisto  è una Denise di un tenpo, con una brillantezza ritornata. Peccato!  1 e 95 è invece il distacco accumulato da Manuela Moelgg, ottava, ma si sa che quando la schiena fa male, gli antidolorifici ti tolgono il dolore localizato ma non quello psicologico. Troppo passiva la Gianesini già oltre i 2 secondi prima del muro rimasti 2”14 al traguardo. Irene Curtoni si è mal difesa con 66 centesimi di distacco al primo intermedio e 2 e 95 secondi al traguardo. Non è mai entrata in gara, come se fosse bloccata dall’emozione. 

CLASSIFICA PROVVISORIA 1a MANCHE

Rank Bib FIS Code Name Year Nation Run 1 Run 2 Total Time
 1  4  297601 BRIGNONE Federica  1990  ITA   1:09.43    1:09.43
 2  1  55576 GOERGL Elisabeth  1981  AUT   1:09.87    1:09.87
 3  3  205218 REBENSBURG Viktoria  1989  GER   1:09.99    1:09.99
 4  8  537544 VONN Lindsey  1984  USA   1:10.25    1:10.25
 5  17  505760 PIETILAE-HOLMNER Maria  1986  SWE   1:10.35    1:10.35
 6  6  196928 WORLEY Tessa  1989  FRA   1:10.71    1:10.71
 7  25  505632 LINDELL-VIKARBY Jessica  1984  SWE   1:10.77    1:10.77
 8  12  537545 MANCUSO Julia  1984  USA   1:11.30    1:11.30
 9  18  516138 GUT Lara  1991  SUI   1:11.36    1:11.36
 10  13  296259 MOELGG Manuela  1983  ITA   1:11.38    1:11.38
 11  9  206001 HOEFL-RIESCH Maria  1984  GER   1:11.40    1:11.40
 11  2  55838 ZETTEL Kathrin  1986  AUT   1:11.40    1:11.40
 13  10  196725 BARIOZ Taina  1988  FRA   1:11.52    1:11.52
 14  24  206355 DUERR Lena  1991  GER   1:11.54    1:11.54
 15  20  55759 KIRCHGASSER Michaela  1985  AUT   1:11.63    1:11.63
 16  21  296379 GIANESINI Giulia  1984  ITA   1:11.67    1:11.67
 17  15  55750 FISCHBACHER Andrea  1985  AUT   1:11.82    1:11.82
 18  7  565243 MAZE Tina  1983  SLO   1:11.89    1:11.89
 19  19  105269 GAGNON Marie-Michele  1989  CAN   1:11.94    1:11.94
 20  30  515766 SUTER Fabienne  1985  SUI   1:12.15    1:12.15
 21  26  296509 CURTONI Irene  1985  ITA   1:12.38    1:12.38
 22  23  55818 KOEHLE Stefanie  1986  AUT   1:12.39    1:12.39
 23  16  505483 PAERSON Anja  1981  SWE   1:12.47    1:12.47
 24  29  55690 HOSP Nicole  1983  AUT   1:12.71    1:12.71
 25  28  196179 BERTRAND Marion  1984  FRA   1:13.19    1:13.19

 

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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