I discesisti hanno potuto provare questa mattina, le prerogative della pista che domenica assegnerà le medaglie. Pareri un po’ contrastanti: o piace molto o per niente. Tutti credevano fosse un poco più veloce, invece le numerose curve presenti aumentano la tecnicità e lo studio delle linee, ma deprimono il gusto della velocità che tanto piace ai discesisti.
Il più veloce è stato l’americano Bode Miller che ha concluso la prova in 2’07"75, 3 centesimi più veloce dell’elvetico Patrick Kueng e 17 di Matthias Mayer. Quinto Christof Innerhofer che tra gli Azzurri è sicuramente tra i più accreditati per una medaglia, proprio in considerazione del tracciato: "Sono soddisfatto, è un tracciato con molte curve difficili, mi sono divertito. Su questa pista si consuma tanta energia, sotto ho sciato un po’ troppo guardingo. Ci sono solamente 5" di piatto, ma anche quel tratto c’è poco da staccare la spina perchè si gira in ogni caso". Abbastanza contento anche Dominik Paris che ha preso 1"77 da Bode concludendo al 17esimo posto: "Molto bella questa pista. Sembrava più difficile in ricognizione, alla fione mi è sembrata abbastanza facile. Qui è molto lucido ogni salto, ma gli sci tengono bene. Nella parte bassa la neve si spacca un po’, ci sono dei grumi. Fisicamente mi sento abbastanza bene, il dolore non c’è più, devo soltanto ritrovare il ritmo giusto. Nei prossimi giorni posso fare molto meglio, stavolta sono andato un po’ in giro. Prima di lui Peter Fill, sedicesimo: "Pista molto bella e faticosa, il terreno è molto mosso, soprattutto nella parte bassa, in pianura. Sotto invece non più tanto stancante. I salti sono abbastanza alti". A proposito della recente paternità: "Diciamo che la lontananza non fa certo bene in questo caso, sto spendendo molti soldi in telefonate…Scherzi a parte, sono felicissimo, sento casa spesso e il piccolo Leon fa il bravo". Poco soddisfatto Werner Heel, diciottesimo a 1"90: "Mi è mancato un po’ il tempismo e le distanze, è stata comunque una buona prova. Fino a metà è divertente, poi un piano ti addormenti un po’, ci sono distanze più lunghe fra una porta e lunga, il primo allenamento è sempre quello più faticoso, faremo meglio nei prossimi giorni".
Solo ottavo Aksel Lund Svindal e al traguardo ha lasciato parole abbastanza preoccupate: "Non p stata una grande prova e non mi aspettavo si rimanesse così tanto in curva. Devo studiare molto meglio le linee e con la prossima prova cercherò di trovare sensazioni migliori".
Domani, Venerdì 7 febbraio, è prevista la seconda prova, sabato la terza e ultima sgambata, prima della gara domenicale (partenza ore 11 di Sochi, le 08.00 in Italia) che assegnerà la prima medaglia nello sci alpino.
Ordine d’arrivo 1a prova DH maschile Sochi (Rus):
1 MILLER Bode 1977 USA 2:07.75
2 KUENG Patrick 1984 SUI 2:07.78 +0.03
3 MAYER Matthias 1990 AUT 2:07.92 +0.17
4 SULLIVAN Marco 1980 USA 2:08.26 +0.51
5 INNERHOFER Christof 1984 ITA 2:08.44 +0.69
6 CAVIEZEL Mauro 1988 SUI 2:08.50 +0.75
7 GUAY Erik 1981 CAN 2:08.66 +0.91
8 SVINDAL Aksel Lund 1982 NOR 2:08.96 +1.21
8 FRANZ Max 1989 AUT 2:08.96 +1.21
10 JANSRUD Kjetil 1985 NOR 2:09.01 +1.26
16 FILL Peter 1982 ITA 2:09.45 +1.70
17 PARIS Dominik 1989 ITA 2:09.52 +1.77
18 HEEL Werner 1982 ITA 2:09.65 +1.90
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