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Slalom Zagabria, nella 1a manche niente di nuovo: è sempre Shiffrin!

Slalom Zagabria, nella 1a manche, niente di nuovo: è sempre Shiffrin!
In teoria il numero 7 avrebbe dovuto darle un minimo di svantaggio, ma figuriamoci: Mikaela Shiffrin è al comando della prima manche dello slalom di Zagabria. Se la gara rimane aperta dobbiamo ringraziare la svedese Anna Swenn-Larsson che trova il ritmo giusto per concludere alle spalle dell’americana con soli 23/100 da recuperare. bravissima lei o non troppo all’attacco Mikaela? Diciamo 50 e 50!

È ancora in corsa Petra Vlhova che perde 55/100, lei che è stata per tre volte la regina della collina di Zagabria, una in meno rispetto alla “total Queen” Shiffrin. Che avrebbe preferito lottare ancora con Paula Moltzan ma la compagna di squadra ha inforcato dopo aver fatto segnare un dei migliori intermedi. Allora l’austriaca Katharina Liensberger ha un’avversaria in meno per lottare per il podio col suo gap di 86/100, l’ultima atleta a rimanere sotto al secondo di ritardo.

La canadese Ali Nullmeyer, infatti, è quinta a +1″21, sette centesimi meglio di Wendy Holdener, appena davanti alla svedese Hanna Aronsson Elfmann, settima col pettorale 16 a +1″30.

Stranissimo il comportamento di Zrinka Ljutic la nuova ido0la locale. Aveva commesso un erroraccio nella prima parte ma poi aveva ripreso salvo alzarsi e fermarsi, dopo un passaggio che è sembrato regolarissimo.

La pista, nonostante le alte temperature, l’elevata umidità e la poca neve tutto sommato ha tenuto abbastanza bene per le prime trenta, anche se inserimenti dalle retrovia non ce ne sono stati più di tanto. La migliore l’elvetica Camille Rast, nona a +1″74 col 21. Poi nella seconda parte, sul ripido, si è rivelato davvero impossibile sciare. Oltre che difficile anche pericoloso per le ginocchia e spettacolo indecoroso. Nessun senso mandare già le atlete con condizioni simili! Fuori Martina Peterlini che ha sciato molto meglio rispetto a Semmering ma ha preferito arrendersi quando arrivata sul dosso si è disunita.

Marta Rossetti per il momento è dentro ma è solo 29esima a +3″90. Ha tenuto un ottimo ritmo la bresciana, ma nella parte finale, che ormi era diventata una specie di ginkana, per evitare di commettere gravi errori ha dovuto alzare molto il piede. Lara Della Mea ha dato davvero tutto, ma il suo tempo ha superato i 4 secondi (31esima!). Vera Tschurtschenthaler  ha fatto tre porte perché lo sci sinistro è schizzato via lasciandola su uno sci solo! Inforca ancora Anita Gulli.

In aggiornamento

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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