È un giorno importantissimo per Alex Vinatzer che oggi nello slalom di Zagabria mette il sigillo su una carriera che fa sognare, nel giorno di Clement Noel che coglie la vittoria, la quarta in carriera. Alex conquista il terzo posto, alle spalle di Ramon Zenhauesern, secondo per soli 7 centesimi.
Bellissimo l’abbraccio che Manfred Moelgg, ottavo, ha dato al giovane rampollo quasi a sigillare il passaggio di consegne.
Alex aveva concluso la prima manche all’ottavo posto e davanti a sé aveva fior di campioni, Da Myhrer (quarto) a Feller (12°), più le incognite Strasser (settimo) e Matt (uscito). Il suo finale è stato travolgente. Se non avesse commesso qualche piccola imperfezione tecnica nel primo tratto, avrebbe probabilmente vinto. Ma questo “dettaglio “non ha alcuna importanza. Accadrà presto, perché il ventenne Azzurro ce l’ha dentro!
Questo risultato porta la firma, senza ombra di dubbio, di Jacques Théolier. Al “suo” terzo slalom, l’allenatore francese, ma passato nei nostri ranghi, ha portato tre Azzurri nei primi 10 posti: Alex Vinatzer terzo, Manni Moelgg ottavo e Simon Maurberger decimo. Forse non sarà sempre così, o forse miglioreremo ancora, perché all’appello manca un certo Stefano Gross, già terzo in Val d’Isère, oggi uscito. E poi c’è un Tommaso Sala in crescita, oggi 26esimo, con Razzoli che se trova la giornata giusta può ancora fare il colpaccio.
Comunque, onori e gloria per Clement Noel che a Madonna di Campiglio affronterà il Canalone Miramonti col pettorale rosso di leader.
È stata una seconda manche davvero emozionante, grazie anche ai distacchi ridotti tra tutti gli atleti dopo la prima manche. Molti sono riusciti a mantenere la propria posizione tranne Haugan, primo a partire, che ne ha recuperate 4. o come il suo compagno di squadra Sebastian Foss-Solevaag che ne ha superati addirittura 11.
Ma il personaggio di giornata si chiama Armand Marchant, belga, di cui tutti ne parlavano un gran bene ma solo oggi è riuscito a far vedere di che è capace. Ventesimo a metà gara ha concluso al quinto posto (15 posizioni recuperate!) migliorando così nettamente il 18esimo ottenuto in Val d’Isère.
Chi ha perso è stato Henrik Kristoffersen, davvero irriconoscibile. Non è riuscito a capire il terreno nè nella prima tanto meno nella seconda. 19esimo posto, gara da dimenticare! Alexis Pinturault ha fatto leggermente meglio di lui (nono) ma anche il campione francese ha raccolto davvero poco.
Simon Maurberger ha ragione di alzare il pugno in segno di… soddisfazione. Qui ha raggiunto la sua migliore performance di sempre: una decima posizione che vale tanto perché è il frutto di due manche condotte con freddezza e precisione. Non ha tenuto per tagliare il traguardo ma ha dato proprio il massimo di sè.
Tommaso Sala ha sciato bene, soprattutto nel tratto centrale dove il rischio di addormentarsi era elevato. Un’indecisione prima del muretto conclusivo gli ha impedito di fare una super manche. Purtroppo quasi tutti sono andati bene o comunque sulla su alinea per cui si è dovuto accontentare della 26esima piazza. Niente da fare per Giuliano Razzoli che non è riuscito a fare ritmo. Si è preoccupato di essere preciso ma ha finito per chiudere troppo le curve quando avrebbe dovuto, invece, tirare dritto, sui piani, come ha sempre fatto.