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Slalom Zagabria: è una Vlhova stellare!

Nella prima manche dello slalom di Zagabria c’è una Petra Vlhova stellare! Perché quando riesci a dare a Mikaela Shiffrin, che è seconda,  1″16, non può significare altro. Mai la slovacca era riuscita finora in carriera a costruire distacchi simili, come dire, alla Shiffrin!

Partita col numero uno è stata assolutamente perfetta. Sempre a tempo, mai uno sbuffo di neve più del necessario. E poi una grande intelligenza tattica sul percorso di slalom più lungo del circuito. 70 porte disposte su un terreno misto, con muretti che si alternano a piani, falsopiani e stradine.

Un budello sinuoso di sola neve artificiale un po’ cotta dal caldo (7 gradi). Quindi, Mikaela Shiffrin è seconda al temine di una manche sporca. Strano vederla sciare in questo modo. Cercava di spingere in maniera disordinata ma non riusciva a fare velocità e a prendere il ritmo corretto.

Un errore su un pianetto ha compromesso la sua manche. Al terzo posto Wendy Holdener, reduce da due uscite consecutive. Brutta l’ultima di Lienz quando pur inforcando ha tirato dritto fino al traguardo. L’elvetica perde 1″81, 18 centesimi meglio dell’austriaca Katharina Liensbeger, a sua volta più veloce di un centesimo di Anna Swenn-Larsson, quinta a due secondi netti.

Irene Curtoni non ha fatto peggio delle altre: +2″66, un ritardo notevole ma soltanto a 85 centesimi dal podio.
Sarà difficile per i numeri alti inserirsi nelle prime posizioni. Il terreno, preparato al meglio, non ha retto più di tanto e si è segnato quasi subito, dopo le prime 5 discese. Di fatto i primi 10 pettorali si trovano nelle prime 9 posizioni!
L’Azzurra al traguardo: “Pista non difficile tecnicamente ma molto lunga, nell’ultima parte avevo le gambe dure ma ho cercato di stare più possibile attaccata alla pista. Sono a otto decimi dal podio nonostante i distacchi di oggi, posso ancora giocarmela“.
Lara Della Mea non ha fatto sfracelli ma ha chiuso senza errori gravi. Solo uno, nella prima parte, dove ha perso un po’ il tempo. +3″65 il suo ritardo, sufficiente per qualificarsi col 25esimo miglior tempo. E sul filo nella seconda ci sarà anche Martina Peterlini, 29esima al traguardo a +3″94.
Sono invece rimaste fuori, in ordine di classifica, Marta Rossetti (50°), Anita Gulli (51°), Vivian Insam ((52°) e Roberta Midali (54°). Erano in zona qualifica ma tutte e quattro sono crollate nelle ultime 15 porte.

Certamente nella seconda ci sarà un’altra musica. Dubitiamo che Mikaela non andrà all’attacco forsennato per, se non altro, limitare i danni di un ritardo così elevato e per lei umiliante. L’anno scorso riuscì a prevalere proprio su Petra con 1″25 di vantaggio! Riuscirà a vincere qui per la quinta volta?

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).