Slalom Val d’Isère: stravince Noel, Vinatzer si schianta sul traguardo: un secondo e 40 sullo svedese Jakobsen e 1″85 su Filip Zubcic. Noel ha dimostrato di avere un passo sopra a tutti, con una sicurezza nell’azione formidabile. Ma noi siamo ancora storditi per quel che è accaduto ad Alex Vinatzer, che ha buttato via una chance di podio clamorosa. Prima l’onore ai vincitori
Applausi per lo svedese Kristoffer Jakobsen che si è esaltato su un tracciato ritmico che gli ha permesso di liberare i cavalli. Era a pari merito con Zubcic a metà gara, ma se lo è scrollato da dosso. Con ‘uscita di Manuel Feller aveva iniziato a illudersi nel podio. Poi è passato alla speranza quando dal traguardo, sullo schermo ha visto Nef uscire alla prima porta! Ma quando Foss-Solevaag si è impiantato quasi subito il sogno è diventato realtà. Finita qui? Macché… mentre già cullava il terzo posto ci ha pensato Alex Vinatzer a farlo salire sul secondo gradino del podio, con una scena consumata davanti ai suoi occhi
Già, Alex arriva sul traguardo come una furia, nettamente davanti a tutti, ma incespica nella penultima porta e non riesce a far passare gli sci all’interno dell’utima porta.. Troppa foga al termine di una manche dove ha voluto strafare. Non avrebbe vinto, perché Noel ne ha avuto di più. Ma uscire così dalla scena, fa rimanere abbastanza basiti. Già aveva rischiato di uscire dopo 10 secondi di gara, nello stesso punto che aveva fregato Foss-Solevaag. Ma Alex era riuscito a reagire e a riprendere la sua corsa con l’impeto della prima. Linee dritte, grande velocità a fine curva. Poi, l’epilogo finale.
Così Filip Zubcic si è ritrovato sul terzo gradino dle podio non senza sorpresa. Bravo perché ha resistito e anche nella seconda manche ha tenuto giù il piede specie nelle ultime 20 porte, dove ha recuperato il ritardo (minimo) accumulato nella parte centrale.
Dobbiamo essere soddisfatti per la prestazione dei nostri.
Alex Vinatzer a parte, vederne quattro nei primi 24 è un segnale che deve rendere felici. Nono Giuliano Razzoli, 12esimo Tommaso Sala, 19esimo Manfred Moelgg. Rimane solo l’amaro in bocca per l’inforcata di Stefano Gross che stava sciando davvero bene, ancora meglio rispetto alla prima manche. È piaciuto soprattuto l’atteggiamento: nessuno si è risparmiato, tutti all’attacco massimo, ognuno con stimoli differenti per lo stesso obiettivo. Il Razzo ha messo in campo una solidità di azione che non vedevamo da tempo e nei tratti più pianeggianti è stato un missile. Tommy ha affrontato la manche con tanta rabbia in corpo, perché tante volte è arrivato a un centimetro da un buon risultato, poi buttate al vento per errori tecnici evitabili. stravince Noel Vinatzer si schianta