Tanto risulta antipatico (a volte anche non per colpa sua,, tanto è fenomenale sugli sci: Marcel Hirscher ha portato a casa gara, coppa di specialità e Coppa del Mondo. Tutto questo grazie a una seconda manche da vero campione. Non si è risparmiato, ha tirato alla morte, ha rischiato tutto ed ha vinto meritatamente da grande atleta. Dispiace per Felix Neureuther che per 15 punti gli deve lasciare la coppa di specialità. Hanno vinto 3 gare a testa, ma l’austriaco è stato più regolare, soprattutto nella prima parte di stagione, quando Felix era fuori uso. Un epilogo di stagione che ha perduto un po’ di suspance quando ci si era accorti che il norvegese Svindal non aveva più quella forza e potenza incredibile di inizo stagione. E peccato anche per Stefano Gros, ancora una volta quarto nell’ultimo slalom. Condizioni diversissime da quello delle Olimpiadi. Qui non si tratta di destino, ma di ua prima manche demenziale dove Stefano pur bravo aveva preso troppo distacco dai primi tre. Nella seconda manche è stato fantastico e più di cià che ha fatto non poteva fare. Davanti a lui però, tre grandissimi della specialità: Hirscher, Neureuther e Matt. Un quarto posto che lo pone comunque tra i migliori al mondo, nonostante la stagione non fosse partita benissimo. Thaler e Moelgg non sono riusciti a superare se stessi concludendo comunque bene al settimo (Manni) e all’ottavo posto (Patrick). L’austria così conquista tutto: coppa femminile con Anna Fenninger e coppa maschile con Hirscher. Sarà anche una Nazione antipatica nella sua leadership, e in alcune occasione anche antisportiva, come ha dimostrato la tracciatura dell’allenatore Pircher della prima manche, ma tanto di cappello.
Per l?Italia non p stata una stagioen da ricordare, Olimpiadi e Innerhofer a parte. Non abbiamo mai vinto e il settore velocità non ci ha regalato le gioie dello scorso anno. In campo maschile dobbiamoe ssere ottimisti perché in gigante stanno nascendo delle possibile stelle: Nani, De Aliprandini e forse anche Zingerle e un Borsotti da recuperare. In discesa e superG ci sarà sicuramente il recupero di paris, che assieme a Inner forma una coppia vincente per molte stagioni. In slalom dobbiamo ricercre giovani che ancora non si vedono, per cui dobbiamo ancora affidarci alle cellule sempiterne di Thaler, Gross e Moelgg, nela sperana che Razzolie Deville ritornino su standard accettabili. Onori a Hirscher, dunque e onori anche a Gll’italianoünther Hujara che dopo tanti anni passati sulla neve come capo della Coppa del Mondo lascia il testimone a Markus Waldner.
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